PISTOIA. Sono in arrivo nelle case di quattromila pistoiesi, sono comunicazioni dell’amministrazione comunale che invitano a pagare multe arretrate. Ma se avete la sensazione di aver già visto queste comunicazioni, per una volta avete ragione voi. E la stessa amministrazione comunale che invita i destinatari ad ignorare le missive.
Cosa è successo? Che l’azienda che gestisce il servizio di distribuzione postale delle richieste di pagamento delle multe arretrate ha commesso un errore e quattromila comunicazioni già correttamente spedite alla fine dello scorso anno, precisamente tra novembre e dicembre, sono state nuovamente consegnate a Poste spa per l’inoltro ai mittenti. Che così stanno ricevendo in questi giorni le copie conformi delle lettere già ricevute quattro mesi fa.
Inutile dire che quando in Comune ci si è accorti della sgradevole circostanza, il Comando della polizia municipale ha subito chiesto conto del doppio invio all’azienda che si occupa del servizio. E la giustificazione di quest’ultima ha chiamato in causa un virus informatico penetrato all’interno dei loro sistemi. Sarebbe stato il virus, insomma, a mandare di nuovo in spedizione le comunicazioni. Il frutto quindi di un attacco informatico, di natura non specificata, che avrebbe man dato in tilt il sistema.
L’invito dell’amministrazione comunale – messo per scritto in un breve comunicato diffuso ieri – è ovviamente quello di non prendere in considerazione le comunicazioni: «chi riceve l’avviso – recita testualmente la nota – non deve tenerne conto». E, tantomeno, quindi, deve provvedere ai pagamenti richiesti.
Ma di che avvisi si tratta?
Non sono le classiche cartelle esattoriali che arrivano a casa di chi non ha pagato le multe (o non le ha pagate per intero) dopo l’avvenuta iscrizione a ruolo da parte degli uffici dell’amministrazione comunale, con relativa maggiorazione delle spese. No, qui siamo ad un passo precedente nella procedura: le comunicazioni in questione sono i cosiddetti “pre-ruoli”. Questo tipo di lettere viene inviato ai trasgressori per consentire loro di definire la propria posizione prima dell’emissione della cartella esattoriale, quindi prima delle maggiorazioni.
Non è una procedura prevista dalla legge, ma i Comuni la adottano a tutela del cittadino, proprio per evitare gli aggravi di spesa. Nella lettera c’è una comunicazione riepilogativa con tutte le informazioni sulle violazioni in sospeso e non ancora pagate. In particolare, gli estremi delle sanzioni ricevute, con tanto di numero del verbale, data della violazione, targa del veicolo coinvolto e cifra da pagare.
Allegato si trova anche un bollettino, che consente a chi vuole, di regolarizzare subito la propria posizione. Naturalmente è possibile anche chiedere informazioni e spiegazioni sulle contravvenzioni addebitate.
