A 66 anni con sacco a pelo e fornellino verso la Norvegia. Prima tappa all’Abetone, il ritorno previsto a luglio (in aereo)
LIVORNO. Ci sono gli atleti famosi perché da professionisti hanno primeggiato negli sport “ricchi” diventando celebri (e anch’essi ricchi), poi ci sono gli onesti artigiani dell’atto atletico, quelli che lo praticano con successo ma una volta finito l’orario di lavoro e nel rispetto delle esigenze della famiglia e magari ottenendo pure comunque risultati considerevoli pur rimanendo sconosciuti al grosso pubblico. Alessandro Piacentini appartiene a questa seconda categoria: tecnico informatico delle Poste Italiane in pensione con un passato di giocatore del Baseball Club di Livorno (ruolo prima base) con il figlio Matteo che ne ha ereditato la passione, Alessandro da sempre ha avuto il culto della bicicletta (nel senso di partire da Livorno per arrivare a Grosseto con la stessa normalità con cui noi andiamo a fare quattro passi alla Terrazza Mascagni) motivo per il quale a 66 anni sembra ancora un trentenne in forma.
Stavolta però Alessandro ha cambiato meta: è partito sabato sera dalla sua casa di Antignano, ovviamente in bicicletta, destinazione, così per dire, Capo Nord, per quello che lui stesso dice in un messaggio agli amici “non so se sarà un grande viaggio o una grande cavolata”. L’avventuroso ciclista è stato salutato dai suoi amici bikers che lo accompagnano da sempre nelle sue imprese ciclistiche. Quotidianamente farà il punto sui social dei luoghi in cui si trova e delle vicende vissute giorno per giorno. Per dire: il primo giorno di viaggio, invece di privilegiare strade di pianura, lo troviamo all’Abetone «equipaggiato per una completa autonomia con tenda, materassino, sacco a pelo, fornellino e pentole», cultura dell’equipaggiamento che Piacentini ha acquisito nella sua gioventù vissuta tra gli scout dei Giovani Esploratori di via Spalato. La lunghezza del tragitto? 4800 chilometri.
Piacentini procederà linearmente da Austria, Germania, Danimarca per poi sbarcare in Scandinavia e da lì raggiungere Capo Nord. Il ritorno è previsto per il prossimo sette luglio, bontà sua, con l’aereo. E gli amici hanno già annunciato che saranno tutti là ad aspettarlo all’uscita dello scalo. In parte del suo percorso Piacentini sarà accompagnato dall’amico Marco Simon. «Spero di poter portare a termine questo viaggio – dice il nostro eurociclista – anche se le incognite e le variabili so che sono tante. In primo luogo la salute e la forma fisica. Del resto – aggiunge schernendosi -non sono più un giovincello. Da considerare inoltre le condizioni meteorologiche che – aggiunge - nel grande Nord possono essere inclementi e infine le condizioni della bicicletta: deve resistere al peso e alle sollecitazioni anche se, in caso di danni limitati, do per scontato di far riferimento a ciclisti (nel senso dei riparatori) locali». Alessandro ci tiene ad aggiornare il suo diario di bordo « anche se non tutti i giorni, altrimenti – dice – rischierei di annoiarvi. Comunque risponderò a tutti».
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