Argentario, appartamento e strada abusivi vicino alla villa sulla scogliera: scattano le denunce
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Carabinieri forestali scoprono opere realizzate senza permesso. A Roccastrada ditta nei guai: rifiuti bruciati anziché smaltiti
MONTE ARGENTARIO. Hanno trasformato un'ex fornace abbandonata, a picco sul mare dell'Argentario, in un piccolo appartamento di lusso, costruito con pietre di pregio, dotandolo di un piazzale e di una strada di accesso attraverso il bosco. Tutto senza alcun permesso della Soprintentenza, né della commissione paesaggistica. Per di più in una delle zone della scogliera tra le più conosciute, a due passi dal mare, e vicino a una delle ville più famose dell'intero Promontorio.
L'abuso è stato scoperto dai carabinieri forestali nel corso di controlli che rientrano in una campagna di prevenzione per la salute dei lavoratori, specie dal rischio delle “morti bianche”, vigilanza sugli abusi edilizi, salvaguardia del paesaggio dalle violazioni ai vincoli ambientali e paesaggistici. Una campagna che in Maremma è stata svolta con estrema attenzione e costanza, anche in ragione delle particolare bellezza e unicità del territorio, specie le zone costiere e le pinete litoranee, ma anche le aree di notevole pregio e vincolate per decreto ministeriale. Sono stati coinvolti nei controlli in primo luogo i carabinieri forestali, in ragione delle loro specificità e competenze, e i carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro e dell’articolazione territoriale. Ma non solo.
Spesso infatti è stato richiesto il supporto del nucleo Elicotteri carabinieri di Pisa, perché l’individuazione di questi abusi è complessa. E’ infatti fondamentale il monitoraggio e l’osservazione dell’evoluzione del territorio, dove tornano molto utili le fotografie scattate dall’alto dagli elicotteri del NEC: queste immagini infatti, confrontate in diversi periodi dell’anno, possono dare spunti su un’attività cantieristica in luoghi di difficile accesso, dalla cui osservazione “a terra” nulla sembra accadere.
L'operazione all'Argentario è stata effettuata dal nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale (NIPAAF) dei carabinieri forestali di Grosseto e si è conclusa con la denuncia di diverse persone, a cui sono state contestate condotte di violazione di normative urbanistico-edilizie e paesaggistiche e falso ideologico in atti. Non è stata questa però l'unica operazione.
Roccastrada: bruciavano i rifiuti anziché smaltirli
A Roccastrada i carabinieri della locale stazione, insieme ai colleghi forestali e a quelli del nucleo ispettorato del lavoro di Grosseto, hanno individuato e controllato un cantiere dove si procedeva alla ristrutturazione di un fabbricato. Nessuna violazione in materia di lavoro, ma è venuto fuori che alcuni rifiuti, provenienti dagli scarti della lavorazione edile, anziché essere avviati allo smaltimento in maniera corretta e con i relativi costi, venivano distrutti dando loro fuoco. Una pratica pericolosa e altamente inquinante, che ha portato alla sanzione amministrativa a carico della ditta appaltatrice e del proprietario dello stabile, per importi di oltre 1.000 euro.
Nel primo quadrimestre del 2022, i carabinieri forestali hanno già denunciato oltre 20 persone per violazioni della normativa sia urbanistico-edilizia che paesaggistica. Dai cantieri più piccoli, riguardanti opere di ristrutturazione di private abitazioni, a quelli di costruzione di nuovi edifici: i militari hanno selezionato e operato su obiettivi individuati e studiati in precedenza In totale le attività svolte sono state 214, a cui sono seguiti sequestri di aree cantierizzate con conseguente blocco dei lavori in corso.