L'effetto Vasco e una serata da sogno: viaggio nel maxi concerto, tra le voci dei fan e la sensazione di rinascita
Siamo stati il pubblico del cantautore di Zocca fra spillette, fasce e bandiere. «Dopo due anni di stop, le emozioni delle sue canzoni sono adrenalina»
FIRENZE. «Questo concerto è un ritorno alla vita. E con Vasco le emozioni non finiscono mai». Tutti in attesa da due anni. Le migliaia di persone che hanno invaso la Visarno Arena di Firenze per il concerto di Vasco Rossi - nella serata di venerdì 3 giugno - sono unite dalla grande voglia di tornare a sentire cantare il proprio mito.
L’interruzione dovuta alla pandemia ha bloccato gli eventi live e la sensazione è che questo evento venga vissuto quasi come una “liberazione” dal brutto periodo trascorso.
L’atmosfera è frizzante fin dalla mattina, tanti i gruppi organizzati, tante le famiglie, c’è un clima di festa tutto intorno alla Visarno Arena. È l’effetto Vasco Rossi, che mancava da Firenze e che ha contribuito anche a “muovere” l’economia cittadina, con hotel, ristoranti e b&b della zona che registrano il tutto esaurito. Tanti i fiorentini presenti, ma tantissimi, appunto, anche gli spettatori che hanno deciso di partire da ogni parte d’Italia (ma anche dall’estero) per essere presenti al ritorno del Blasco. Una platea che unisce generazioni intere, dai giovanissimi fino ai fan con i capelli bianchi che si presentano con l’immancabile maglietta con la scritta rossa Vasco. Sciarpe commemorative dell’evento, bandiere, adesivi, spillette e fasce in testa, c’è la coda allo stand del merchandising ufficiale. «Di Vasco ce n’è uno, tutti gli altri sono nessuno – dice Luca – perché l’attesa è quasi sempre un’emozione più grande dell’evento».
«Sono felice perché da vent’anni non venivo a vedere un concerto così grande e imponente, e solo per Vasco ne ale la pena: era dal concerto di Modena Park che aspettavamo questo momento, l’attesa ogni volta si fa sentire sempre di più», spiega un fan che aspetta di entrare.
«Sono arrivato da Colonia», aggiunge Marcello, italiano che vive in Germania, arrivato a Firenze con la moglie e un gruppo di amici. «L’attesa di oltre due anni era qualcosa di ingestibile – spiega Marco – e penso che questi concerti ci fanno capire che il peggio è passato».
«Per Vasco andiamo ovunque, siamo stati anche a Roma e Milano – racconta – ed è una settimana che giriamo aspettando questo evento: del resto il biglietto lo avevamo comprato due anni fa». C’è Gabriele che è al suo primo concerto di Vasco Rossi e arriva da Modena per «far contenta» la fidanzata Marika, ma assicura di «conoscere le canzoni più famose».
«Aspettiamo questo concerto da sempre», dicono Antonio, Cristian e Marco, arrivati insieme da Prato per godersi il concerto del Komandante. C’è anche la famiglia Matini, con padre, zio e nipoti, arrivati dalla Versilia per godersi questo spettacolo: «Non vedevamo l’ora, siamo qui dopo due anni con l’incredibile voglia di divertirsi».
«Ci siamo messi in viaggio la notte scorsa e siamo arrivati da poco – spiega Francesco Pio, alla guida di un allegrissimo gruppo direttamente da San Pietro Apostolo, in provincia di Catanzaro – . Per Vasco siamo pronti a fare migliaia di chilometri senza fermarci».
«Vasco ci regala emozioni infinite da sempre – spiegano Elena e Tecla arrivate da Lucca – non vediamo l’ora di cantare a squarciagola».
C’è tanto entusiasmo tra i fan del Blasco, per un appuntamento che ha il sapore unico. «Dopo Trento eccomi qua a Firenze – spiega un fan arrivato da Formia – . Mi aspetto come sempre una serata alla Vasco».
Greta e Sonia arrivano da Torino e ci tengono a spiegare che non potevano mancare all’appuntamento. «Questo ritorno ai concerti è un ritorno alla vita e con Vasco le emozioni non finiscono mai», concludono.