Cecina, latitante arrestato mentre fa il bagno in piscina: l'amico lo "tagga" sui social e arrivano i carabinieri
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“Tradito” dall'indizio social di un amico e finito in manette. Da due anni un militare monitorava i suoi contatti con gli spacciatori
CECINA. Lo cercavano dall’estate di due anni fa, ora lo hanno arrestato grazie al profilo social di un amico. I carabinieri lo hanno sorpreso mentre stava prendendo il sole a bordo piscina in un resort vicino a Montecatini Terme. Rayan Rami, 34 anni, nato in Marocco, domiciliato a Fucecchio, era l’unico rimasto latitante dopo l’operazione “Colline bianche”, condotta dai carabinieri della compagnia di Cecina, sui territori di Rosignano, Santa Luce, Riparbella e Lucca. L’inchiesta sullo spaccio di droga nei boschi, coordinata dalla Procura di Livorno, si concluse con l’emissione di 11 ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli indagati, ritenuti al centro del traffico illecito di droga, soprattutto cocaina e marijuana. L’arresto del ricercato è scattato l’altro giorno. Come? Con un’indagine molto “social”. Così il classico appostamento è diventato virtuale. Del resto è sufficiente ricordarsi che i social comunicano con il mondo, dialogano con amici e conoscenti, ma anche con i carabinieri.
In questi due anni infatti un militare della compagnia di Cecina, spesso anche nel tempo libero dal servizio, ha continuato a monitorare “online” alcune persone legate a Rayan. L’altro giorno è arrivato il momento che il miltare aspettava. Grazie al tag di un amico dell’indagato, è arrivata l’informazione giusta. Da Cecina sono stati attivati i carabinieri di Montecatini Terme e in poco tempo hanno interrotto il relax del 34enne ricercato anche nell’ambito di un’altra indagine, sempre per spaccio.
Il 4 luglio 2020 i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Cecina erano pronti per arrestarlo direttamente nel bosco, in un luogo sulle colline di Castellina. Ma il migrante di origini marocchine era sfuggito alla cattura.
Però, in quell’occasione, 9 comunque furono individuati e arrestati. Un anno dopo circa, nel marzo 2021, Rayan Rami (unico rimasto in zona ancora latitante visto che di un altro si erano perse le tracce poiché rientrato in patria) era tornato a vendere droga nella stessa postazione ed era riuscito a scappare nuovamente durante un altro controllo che i carabinieri avevano disposto negli stessi boschi con la collaborazione dei Battaglioni di Firenze e Bologna. Boschi passati al setaccio per stroncare un fiorente giro di vendita di cocaina. Da quel giorno il militare non ha mai smesso di cercarlo controllando continuamente i profili Facebook e Instagram dell’indagato e dei suoi sodali. Tutti personaggi molto attivi sui social, che condividono foto di cene, viaggi e di altre bravate collegate ai “facili” denari. Tra un profilo e l’altro è stato individuato quello in uso a Rayan Rami e a due sue “stretti” amici. È stato uno di loro a pubblicare la localizzazione del residence dove alloggiavano, vicino a Montecatini Terme. Dalla compagnia di Cecina, diretta dal maggiore Christian Bottacci, è partita la segnalazione ai colleghi di Montecatini Terme che, giunti sul posto, hanno chiuso il cerchio. È finita così la latitanza del 34enne colpito da un paio di provvedimenti restrittivi. Il primo dell’aprile 2019 emesso dal Tribunale di Pisa, per una condanna a due anni e sette mesi, sempre per spaccio. L’altro è l’ordinanza di custodia del Gip di Livorno, collegata a “Colline bianche” che a questo punto si può definire conclusa a buon fine.
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