Uffici chiusi e linee sovraccariche, tensioni e proteste per il recupero delle morosità
PIOMBINO. Ritardi nei pagamenti e necessità di recupero le morosità, archiviata l’emergenza pandemica. Cartelli Asa attaccati nei condomini che annunciano «limitazioni della fornitura». E in parecchi interpretano il fatto come un’intimidazione. Poi un condominio di via Petrarca denuncia di essere rimasto senz’acqua. Ora un gruppo di amministratori che seguono i “grandi condomìni” in città scrivono ai cittadini (tramite Il Tirreno) spiegando cosa sta succedendo. Cominciando proprio da quanto dichiarato dal gestore idrico: «Con riferimento alla nota della società Asa apparsa sulla cronaca locale del Tirreno del 20 maggio 2022 – spiegano – è da ricordare che la società Asa aveva un ufficio a Piombino ed un ufficio a Venturina, entrambi aperti al pubblico, con impiegati con i quali era possibile incontrarsi e trovare soluzione ai problemi che si presentavano, in quanto potevano accedere alle posizioni dei vari condomini. Due uffici chiusi da circa due anni e non è prevedibile la riapertura».
«Al numero verde, a parte la difficoltà di ottenere la linea spesso sovraccarica, ci possiamo rivolgere solo per informazioni e questioni semplici, non avendo la possibilità di trattare problematiche complesse – aggiungono – come spesso sono quelle condominiali. Si segnala inoltre l’accresciuta difficoltà nell’avere rapporti con i responsabili dei servizi a Livorno, i quali affidano sempre con maggior frequenza le posizioni in sofferenza allo studio legale Sled, con cui è obbligatorio trattare per avere le rateizzazioni dei condomini in difficoltà ed al quale, per ottenerla, devono essere corrisposti gli onorari – si ricorda – , a volte sino a mille e 500 euro a condominio. Ne consegue che proprio i condomini che sono in difficoltà devono sostenere maggiori costi».
Gli amministratori segnalano che «oltre al notevole aumento del costo dell’acqua, è cambiato anche il sistema di pagamento, che può essere effettuato soltanto tramite il CBILL Pagopa. Questo comporta che non sono più accettati bonifici – proseguono – e quindi pagamenti in acconto, ed è possibile solo se si ha a disposizione l’intero importo. Ad esempio, se un condominio deve pagare una bolletta di 10 mila euro e ha a disposizione 9 mila e 500 euro, non può versarli in acconto, ma risulta sempre moroso di 10 mila sino a che non è in condizione di reperire l’intera cifra».
«Anche l’affissione dei cartelli che preannunciano l’imminente riduzione della fornitura idrica – confermano – , se può essere di avviso ai condomini quando è all’interno dei portoni, assume un significato e una funzione diversa quando avviene al di fuori in spazi aperti, dove tutti i passanti possono osservarla».
Non è tutto. Nella lettera degli amministratori si fa inoltre presente un disservizio per il quale «in alcuni casi di morosità invece di ridurre la portata – sottolineano ancora – , la fornitura idrica viene totalmente chiusa al primo accesso, e in altre occasioni, dopo il pagamento di quanto dovuto, passano diversi giorni prima che la fornitura venga ripristinata».
Precisazioni necessarie «in quanto – concludono – la cittadinanza deve essere portata a conoscenza delle difficoltà che incontrano gli amministratori di condominio anche dal punto di vista amministrativo oltre alla gestione della gravissima situazione alla quale devono far fonte le famiglie del comprensorio».
Филиал № 4 ОСФР по Москве и Московской области информирует:
Отделение СФР по Москве и Московской области выплатило единовременное пособие при передаче ребенка на воспитание в семью 474 семьям региона
В России запустили бесплатного цифрового ЗОЖ-помощника
Как Россия уступила Азербайджану значительные территории Дагестана и два села
Галина Ржаксенская впервые стала участником ПМЭФ в Санкт-Петербурге