Massa, morto nel sonno a 47 anni. Il ritrovamento nel letto di casa e il dolore degli amici: "Ciao grande Garaz"
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Saranno fatti tutti gli accertamenti del caso per capire cosa sta alla base della tragedia: a cominciare dall’autopsia
MASSA. A dare l’allarme sono stati alcuni amici che non riuscivano a mettersi in contatto con lui da ore. Sono stati i vigili del fuoco a entrare in casa, a Marina di Massa, ma era già troppo tardi.
Davide Garazzini, “Garaz” come amava farsi chiamare dagli amici era steso sul letto, dove forse si era sdraiato per riposarsi. Il suo cuore aveva già smesso di battere. I soccorritori del 118, arrivati subito sul posto, non hanno potuto fare altro che accertarne il decesso.
Un decesso su cui, adesso saranno fatti tutti gli accertamenti del caso a cominciare dall’esame autoptico che potrebbe essere utile a fare chiarezza sulle cause della morte. Davide Garazzini aveva 47 anni, un sorriso contagioso – lo ricordano così gli amici – e una grande passione per il suo mestiere, quello di batentender, quello che lo vedeva da sempre vicino al mondo dei bar e dei locali, anche come rappresentante di una nota azienda ligure.
A Marina di Carrara molti lo ricordano come socio del bar del Club Nautico: tutti parlano di lui sorridente, con una parola buona, un aneddoto da raccontare, una battuta. La notizia della morte di Davide Garazzini ha fatto in poche ore il giro di tutti gli amici, i colleghi di lavoro, che lo hanno conosciuto e apprezzato.
Tante le attestazioni di cordoglio anche sulla pagina facebook di “Garaz” che, nei suoi tanti tour in giro per l’Italia amava definirsi cantastorie, e le sue storie erano tutte da bere. L’amico Tommaso scrive: «Mi mancheranno le tue chiamate all’improvviso, le tue proposte di cocktails, le tue mille storie che raccontavi ogni volta, la tua inesauribile energia, il tuo sorriso, i nostri incontri di lavoro nei quali finivamo a parlare di tutto, assaggiando drink, per poi non avere più tempo per parlare di lavoro. Adesso il tempo per far tutto questo non c’è più, ma ogni volta che prenderò un garazzino, un jensen, un’operarossa o una qualsiasi bottiglia di alto livello, so che sarai lì con me».
Giacomo ricorda Davide Garazzini dietro al bancone del Club Nautico. «è difficile spiegare cosa si prova, il tempo va troppo veloce e lo segue un incontrollabile susseguirsi di emozioni.
«Ti ho conosciuto grazie a Emiliano, in quello che poi è diventato il mio angolo di mondo preferito, dove venivo a tutte le ore del giorno per staccare e far due chiacchiere con te Emi e le ragazze del Club». È un susseguirsi di messaggi pieni di dolore, come quello di Alessandro: «Ho saputo solo ora della tua scomparsa , e questo mi riempie il cuore di tristezza. È stato un onore conoscerti, è stato un onore essere servito da te ma soprattutto aver imparato tanto te . Sei stato un grande maestro ma soprattutto un grandissimo Bartender è una persona meravigliosa, sempre pronta a dare consigli».