Pisa e la base militare: resta la soluzione Ospedaletto, ma ora spunta l'ipotesi Pontedera
Al tavolo di confronto il sindaco Conti boccia la prospettiva della città della Valdera: «Non ha le caratteristiche richieste per l’insediamento»
PISA. Ospedaletto potrebbe mettere tutti d’accordo, ma tra le possibili opzioni di “riallocazione” della base destinata ai reparti speciali dei carabinieri spunta anche Pontedera. Con due aree per un totale di 120 ettari che porterebbero a una divisione della base: la parte addestrativa nella Tenuta Isabella (Gello), quella abitativa e amministrativa nella frazione di Santa Lucia. È una delle proposte presentate al tavolo interistituzionale istituito dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che si è insediato mercoledì 8 giugno in Comune a Pisa con l’obiettivo di individuare aree alternative a quella dell’ex centro radar di Coltano dove realizzare la futura base del Gruppo di intervento speciale (Gis), del 1° reggimento paracadutisti “Tuscania” e del Centro cinofili dei carabinieri.
«Abbiamo avviato il tavolo di concertazione per una soluzione positiva e condivisa alla realizzazione a Pisa di una base per l’Arma dei carabinieri: si tratta di un’opportunità che il territorio non vuole perdere e sono convinto che tutti si impegneranno nella giusta direzione», sottolinea il sindaco Michele Conti che ha partecipato al tavolo, presieduto dal capo di gabinetto della Difesa, il generale di squadra aerea Antonio Conserva, insieme al generale dei carabinieri Canio Giuseppe La Gala, comandante del IV reparto Sostegno logistico, al presidente della Regione Eugenio Giani, al presidente della Provincia Massimiliano Angori, al presidente dell’Ente Parco Lorenzo Bani e ai componenti della task force della Difesa per la “valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente” e del Consiglio superiore dei lavori pubblici.
«Ho ribadito il no al primo progetto, che prevede l’utilizzo di aree agricole a Coltano, e proposto di valutare l’opportunità di realizzare una struttura a Ospedaletto, in un’area di proprietà della Regione e del Comune – prosegue Conti –, dove si trovano il vecchio mercato ortofrutticolo, da tempo sottoutilizzato, e la tipografia comunale. Un altro aspetto da considerare è la rigenerazione del borgo di Coltano, accogliendo favorevolmente la disponibilità manifestata dai residenti. Sono sicuro che i tecnici sapranno fare proposte sostenibili e percorribili».
L’Arma inizierà a valutare l’ipotesi di Ospedaletto, studiando l’eventuale ridimensionamento del progetto (quello elaborato su Coltano insiste su 73 ettari) avendo a disposizione un’area di 36 ettari e prendendo in considerazione anche la riqualificazione e l’uso degli edifici storici di Coltano (dalle Stalle del Buontalenti alla Stazione Marconi). «Altre location non hanno le caratteristiche cercate dai carabinieri, in particolare la vicinanza con l’aeroporto e altre infrastrutture», conclude Conti facendo riferimento a Pontedera.
Il tavolo si riunirà nuovamente a luglio 2022. Si continuerà a valutare anche l’uso dell’area del Cisam di San Piero a Grado, dove Gis e Tuscania svolgono gli addestramenti, e quella avanzata dal presidente della Regione che prevede la realizzazione dell’installazione militare nel territorio di Pontedera. L’ipotesi di Giani prevede la costruzione delle strutture destinate alle attività addestrative (un eliporto, due poligoni di tiro, magazzini, piste per la guida veloce e vari edifici) nella Tenuta Isabella, dove insisteva una previsione di realizzazione di un autodromo e di un tiro a segno, e la parte abitativa (strutture in grado di accogliere almeno cento appartamenti all’Arma e loro famiglie), amministrativa e sportiva nel quadrante tra lo svincolo della Fi-Pi-Li e l’abitato di Santa Lucia. «Si tratta di aree vicine a tutte le principali infrastrutture e non lontane dall’aeroporto – spiega Giani –. Una proposta accolta con interesse e da approfondire, anche per alleggerire le pressioni su Pisa dove, soprattutto durante l’assemblea convocata dal sindaco, sono emersi netti messaggi di contrarietà alla realizzazione nelle aree del Parco e in quelle connesse».
«Pontedera – commenta il sindaco della città della Vespa, Matteo Franconi – si mette al servizio della discussione pubblica per offrire un’opzione diversa, tutta da valutarsi sotto ogni profilo da parte del tavolo interistituzionale, qualora le dirimenti e fondate controindicazioni di carattere ambientale facciano abbandonare l’ipotesi originaria di Coltano. Un’ipotesi di lavoro ulteriore da offrire al tavolo: per ora costituisce una semplice suggestione, da valutarsi prima che l’interesse pubblico individui soluzioni alternative alla nostra provincia e forse alla nostra regione».