Storico professore di Pontedera trovato morto a scuola: il dolore dei ragazzi e lo strazio della famiglia
![Storico professore di Pontedera trovato morto a scuola: il dolore dei ragazzi e lo strazio della famiglia](https://iltirreno.gelocal.it/image/contentid/policy:1.41501418:1654874886/image.jpg)
Aveva insegnato in Valdera prima diventare dirigente. A trovare il corpo senza vita un collaboratore che subito ha fatto scattare l'allarme
PONTEDERA. Posano un fiore sulla sua auto, quella Defender bianca rimasta parcheggiata nel cortile della scuola. In silenzio. Sui volti si legge il dolore e l'incredulità. Sono gli studenti e i professori del liceo Cassini di Sanremo dove Claudio Valleggi da un paio d'anni era preside. Ma sconvolti e senza parole sono rimasti anche i suoi vecchi alunni, quelli dell'Istituto Fermi e dell'Iti Marconi e le tante persone che l'avevano frequentato e conosciuto quando viveva a Pontedera.
Originario della città della Vespa, Valleggi, a soli 59 anni, è morto nel pomeriggio di mercoledì 8 giugno alla sua scrivania, stroncato da un infarto. A trovare il corpo senza vita un collaboratore che subito ha fatto scattare l'allarme. Ma non c'è stato più niente da fare. Senza aver dato alcun segno di malessere neppure nelle ore precedenti, nella stessa mattina si era recato in Provincia con il sindaco Alberto Biancheri per concordare una serie di interventi di rispristino del liceo, Valleggi se n'è andato in punta di piedi. Con riservatezza. Con quello stesso tratto di personalità che lo caratterizzava e che in molti utilizzano per descriverlo. «Apprendiamo con molto dispiacere – commenta il preside del Fermi, Luigi Vittipaldi - della prematura scomparsa di Claudio, nostro docente di diritto ed economia fino al 31 agosto del 2019, trasferitosi poi in Liguria dopo aver vinto il concorso per dirigente. Lo vedevamo raramente, era quasi sempre via per gestire la difficile situazione della pandemia ma, quando tornava a casa, faceva un salto al Fermi e al Marconi per salutare gli ex colleghi. L'ultima volta che ci siamo ritrovati abbiamo preso un gelato sul piazzone e abbiamo parlato dei problemi scolastici, ma anche dei nostri cani. Claudio aveva Chirion, il suo fedele amico quattrozampe, che lo accompagnava ovunque. Ricordo con piacere la bella serata a Palaia, davanti ad una gustosa tagliata, per festeggiare il suo successo e la sua promozione. Claudio era così: caciarone e schivo nel medesimo tempo».
La sua capacità, che solo i veri insegnanti hanno, di riuscire a trasmettere il sapere con semplicità e naturalezza e, contemporaneamente diventare esempio di vita, è sempre stata apprezzata dai ragazzi di oggi ma anche da quelli che nei decenni di carriera, lo hanno incontrato dietro alla cattedra. «Riusciva a trasmettere la sua preparazione e la sua passione per il diritto e la giurisprudenza. Stabiliva con gli allievi relazioni significative e positive», dice Matteo Bagnoli, capogruppo di Fdi, che ha avuto Valleggi come professore alle superiori, tra i banchi del liceo scientifico tecnologico e poi ha condiviso con lui una parte di percorso politico.
Perché Valleggi non solo è stato una guida per centinaia di giovani, esempio di umanità e professionalità, ma ha dedicato impegno e amore alla partecipazione pubblica, all'amministrazione degli enti locali. Convinto sostenitore della giustizia e del coinvolgimento delle persone, nel 2002 fu scelto dal primo cittadino di Lucca Pietro Fazzi tra i 14 assessori della sua giunta. Appena dodici mesi dopo si candidò per la Lega Nord a sindaco di Pisa. Già alla Camera dei deputati nel collegio Valdera, Valleggi, terminata l'esperienza lucchese fondò nel 2009 la Lega dei federalisti toscani che andò ad ingrossare le fila del Popolo della Libertà.
All'opposizione a Palazzo Stefanelli, nel gruppo del centrodestra di Giacomo Zito restò in consiglio comunale fino al 2014 quando, nel secondo mandato di Simone Millozzi, fu tra i promotori della lista civica “PerPontedera!”, ricordata come la squadra arancione che puntava ad avvicinare e a dar voce ai disaffezionati dalla politica. «Ci lascia una persona disponibile, capace, attenta alle esigenze della città che, nonostante il trasferimento a Sanremo, aveva saputo mantenere legami ben saldi e rapporti costanti con il suo territorio d'origine» sottolinea il sindaco Matteo Franconi.
Affabile e sempre sorridente Valleggi, negli affetti più cari, aveva dovuto affrontare circostanze amare e penose. «Era rimasto solo – racconta la zia Giuliana Ferretti -. Dopo la morte del fratello a 32 anni per un incidente stradale, se n'era andata anche la madre, con la quale abitava fino a quando è rimasto a Pontedera. Eravamo vicini di casa. Claudio era un solitario ma una gran brava persona. Era buono e gentile con tutti». Valleggi lascia i numerosi cugini. Alcuni di questi, appresa la notizia, sono partiti per Sanremo. «Claudio resterà qui qualche altro giorno così daremo modo a chi ha trascorso al suo fianco questi ultimi anni di poterlo salutare. Abbiamo sentito il calore e l'affetto che lo circondavano. Lui viveva per la scuola – racconta Patrizio Valleggi – ma, a giudicare da quello che abbiamo visto e ascoltato, era un legame ricambiato. Gli volevano tutti bene».
© RIPRODUZIONE RISERVATA