Raspini fa sua la cintura, Pardini ok nel Morianese: l'analisi del voto a Lucca

In centro storico bene Barsanti, Cecchini e Gottardo

Raspini vola nella cintura della prima periferia, a sud ovest e in parte dell’Oltreserchio, meno in centro. Pardini riduce il distacco a Monte San Quirico e nel Morianese. Barsanti va sopra il 10% tra le Mura, a Sant’Anna e nelle frazioni che guardano a est. Cecchini sopra il sei in centro mentre San Concordio lo tradisce. Gottardo tiene nell’arborato cerchio, Veronesi non trova l’acuto e Colombini intercetta un malumore diffuso.

Se i numeri parlano, la loro provenienza spiega. L’analisi della geografia del voto aiuta a leggere i risultati elettorali e a capire cosa potrebbe succedere nel ballottaggio del 26 giugno.

Delle 87 sezioni in cui è diviso il Comune di Lucca, 76 hanno visto prevalere il candidato del centrosinistra Francesco Raspini, 11 quello del centrodestra Mario Pardini. Nel complesso la distanza tra i due sfidanti al ballottaggio è di circa 3mila voti (2.966 per la precisione). Non è poca cosa: cinque anni fa la distanza tra Alessandro Tambellini e Remo Santini era di 938 voti e al ballottaggio fini testa-testa, con soli 356 voti di differenza. In centro il solco che divide i due contendenti è di 369 punti, pochi rispetto ai 627 voti della consultazione precedente. Dentro le Mura Raspini ha prevale, raggiungendo il 40%, ma ha perso 64 voti. Una parte li ha recuperati Pardini, che dentro le mura ha raccolto 1.203 voti (30%), 146 in più del candidato di centrodestra al primo turno delle passate elezioni. A portare via voti a Raspini sono stati anche Elvio Cecchini (268 e il 6,68%) e il candidato della sinistra Aldo Gottardo (158 e 4,4%). La campagna elettorale del centrosinistra ha fatto dell’attenzione alle periferie il proprio mantra. Da un punto di vista matematico la logica del ragionamento è evidente (Lucca ha 90mila abitanti e solo il 10% vota in centro) ma l’arborato cerchio è un luogo identitario per tutti i lucchesi e reclama la centralità. La gestione di temi scottanti per residenti e commercianti (parcheggi) o l’affaire Manifattura possono aver avuto un peso nel calo del centrosinistra. È evidente se si pensa che le candidature di Cecchini e Gottardo sono maturate in seno a movimenti nati per dire “no” al progetto Coima.