Addio ad Alberto Bartoletti, storico gestore del Caffè Giusti
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Aveva 83 anni, con lui finisce un’epoca d’oro di Montecatini
MONTECATINI. Si è spento alle quattro del mattino di mercoledì il mitico Alberto Bartoletti detto Barba, titolare del Caffè Giusti, prestigioso locale della piazzetta di Montecatini Alto. Aveva 83 anni.
A piangere la sua scomparsa, la moglie Giuliana che lo ha affiancato per tanti anni in cucina, Cristina e Massimo, i figli che lo hanno coadiuvato in sala e le nuove leve Alessandro e Lorenzo. I nipoti (figli di Cristina) che hanno rinnovato il ristorante e lo stanno attualmente gestendo sulle orme e con gli insegnamenti del nonno a cui erano molto legati.
A tessere un suo ricordo, l’avvocato Luca Marchetti, amico di famiglia e cliente affezionato. Marchetti è anche proprietario e gestore del bed and breakfast “La Moresca”, un gioiello immerso nel verde del borgo medievale. «Alberto, già cavaliere del lavoro – dice Marchetti – per i suoi familiari “Il capo” e per tutti noi “Barba”, ha accompagnato, con la sua simpatia, generosità e gentilezza la nostra gioventù negli anni della movida al Castello. Con lui finisce un’epoca ma resterà sempre indelebile il ricordo di un vero signore che ha voluto bene a tutti noi e a Montecatini».
Proprio vero. Con Barba si chiude una bella pagina della storia della città e del suo borgo più antico. Il locale, negli anni Settanta, Ottanta e Novanta è stato, insieme ad Alex Bar e all’Apogeo, uno dei luoghi più ricercati della vita notturna montecatinese. Nel 2019, prima dell’era Covid, aveva festeggiato 106 anni di attività «L’atto notarile che ha trovato l’assessore Bruno Ialuna – aveva spiegato in quell’occasione Lorenzo Villa, nipote di Alberto – risale al 1913. In realtà, mia nonna Giuliana è sicura che l’attività era partita già alla fine del XIX secolo». Del resto, parla chiaro anche l’insegna: dal 1898, si legge sullo sfondo color verde bottiglia.
La ricorrenza era stata l’occasione per ristrutturare tutti gli arredi e rilanciare la cucina. «Abbiamo preso un nuovo chef – raccontò Lorenzo, che oggi ha 28 anni e rappresenta la quinta generazione di una famiglia di ristoratori – e con questo nostro investimento vogliamo contribuire a una rinascita del paese. Sento parlare degli anni Ottanta e Novanta, quando quassù c’era un gran movimento. Sembrano leggende ma poi vedo le foto e mi rendo conto che sono pagina di storia vissuta. Il mio sogno è che tutto possa tornare a vivere come allora e la piazza possa finalmente rianimarsi. La posizione geografica è strategica, possiamo diventare un’alternativa valida a piazza della Sala a Pistoia. Le potenzialità ci sono, dobbiamo crederci. Ecco perché è essenziale creare un’associazione commerciale che coinvolga tutte le attività al fine di organizzare eventi di richiamo».
Barba era orgoglioso dei suoi nipoti. Lascia un vuoto enorme ma con radici forti e vigorose. Il sogno dei Bartoletti, come di tutto il borgo, è ritornare al 1964 quando Shirley MacLaine e Alain Delon girarono alcune scene esterne del film a episodi “Una Rolls Royce gialla”, seduti in piazzetta a un tavolo del Caffè Giusti. Era estate, faceva molto caldo e gli attori chiedevano continuamente a Giuliana di preparare loro del tè caldo per limitare il sudore. Al termine delle riprese, la produzione comprò tovaglia, sedie, tazze e tavolo per poter all’occorrenza girare nuovamente le scene. La foto autografata di Marlon e Shirley è ancora in bella mostra.
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