Il sabbione si colora di azzurro: trionfo di Santa Croce al Calcio fiorentino
FIRENZE.È stata una finale del calcio storico attesissima e molto sentita, la prima dopo due anni di limitazioni imposte dall’emergenza Covid. Tanta l’emozione fra i tifosi e i calcianti delle due squadre in finale, i rossi di Santa Maria Novella e gli azzurri di Santa Croce, la piazza che da sempre ospita la competizione.
Le due squadre sono uscite vittoriose dalle prime due partite del 10 e 11 giugno, dopo di che si sono chiuse nei loro rispettivi quartieri per preparare al meglio la madre di tutte le partite: la finale. Gli azzurri ci sono arrivate dopo aver sconfitto in semifinale i bianchi di Santo Spirito per 5 mete a 1, mentre la squadra avversaria ha vinto contro i verdi di San Giovanni per 2 a 1. Ma nonostante la vittoria, la presenza degli azzurri era stata messa addirittura in discussione, date le tante assenze di alcuni calcianti.
A introdurre la tanto attesa finale del calcio storico, nel giorno del santo patrono della città di Firenze, il corteo storico della Repubblica fiorentina, che, da piazza Santa Maria Novella è arrivato fino in Santa Croce, guidato dal magnifico messere Bruno Astori, il fratello del difensore e capitano viola scomparso quattro anni fa, ricordato da entrambe le squadre con cori e applausi commossi.
Alle 18.26, con qualche minuto di ritardo e sotto il sole cocente, la finale del calcio storico ha inizio. Dopo una partenza esemplare dei rossi, che hanno portato subito a casa due cacce (la prima dopo soli 3 minuti di gioco e la seconda dopo 8), gli azzurri hanno iniziato la loro rimonta, con una meta segnata dopo 13 minuti di gioco. E non si sono mai arresi, fino alla fine.
È stata infatti una delle partite più avvincenti degli ultimi anni, piena di azioni e mete, che ha ribaltato quella previsione che vedeva la squadra di Santa Maria Novella favorita, in base anche al risultato ottenuto nell’ultima finale prima del Covid. A vincere è stato il gioco di squadra e la compattezza degli azzurri, che non si sono mai arresi nonostante lo svantaggio iniziale. Il caldo, la stanchezza e l'inferiorità numerica dei Rossi, che hanno giocato con quattro calcianti in meno, hanno influito sulla vittoria della squadra di casa.
Niente da fare infatti per i rossi di Santa Maria Novella, che cedono la vittoria agli avversari azzurri nonostante abbiano dimostrato in campo un carattere e una forza davvero notevole. Una partita intensa con continui cambi di scena e ribaltamenti nei punteggi, come non si vedeva da tempo sul sabbione della piazza di Santa Croce.
Sugli spalti, tantissima gente di tutte le età, felice di poter rivivere l’emozione del calcio storico, una delle tradizioni più antiche e più sentite di Firenze. Anche perché alla fine, nonostante l’agonismo, il fervore e gli scontri in campo, tutto finisce con abbracci e saluti reciproci.