Eseguiti l’autopsia e gli esami tossicologici, la Procura restituisce il corpo ai familiari
MASSA. La Procura ha aperto una indagine sul decesso di Umberto Orsini, 46enne morto in strada a Castagnara la notte tra domenica 19 e lunedì 20 giugno. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo, perché Umberto potrebbe essere stato ucciso da una dose tagliata male. E c’è anche un indagato, accusato "di aver ceduto ad Orsini sostanza stupefacente di tipo cocaina, per 0,50 grammi e di averne così cagionato la morte, non volontariamente". La polizia gli ha anche sequestrato una pipa di acciaio. A parlare, quasi una settimana dopo la morte di Umberto, è l’avvocato Corrado Ceccarelli, chiamato a difendere colui che al momento risulta tra i "sospettati": «Per ora ho avuto modo di parlare con il mio assistito soltanto una volta - spiega l’avvocato - Mi ha confermato che quella notte erano in quattro e che hanno fumato cocaina acquistata da uno straniero. Mi ha riferito che avevano acceso un fuoco e che stavano consumando droga da tutta la sera. Il mio assistito nega di essere il pusher. La droga se la stavano "passando". Quando Orsini ha iniziato a sentirsi male, il mio assistito sostiene che le altre due persone siano fuggite, lasciandolo solo con lui. Mi ha detto di aver provato anche a rianimarlo, ma dubito che le condizioni in cui si trovava gli abbiano permesso di soccorrerlo. All’arrivo della polizia il mio assistito ha confessato subito che stavano facendo uso di droga insieme. Credo che abbia anche rilasciato confuse dichiarazioni agli agenti che sono intervenuti a Castagnara, dichiarazioni certamente falsate dalla sua condizione. Credo che in quel momento e anche in quelli successivi, non fosse capace di intendere. Ora è indiziato per omicidio colposo». Si attendono intanto l’autopsia sul corpo di Orsini e gli esami tossicologici, per stabilire le cause della morte. Infatti la Procura ha nominato due periti, un anatomopatologo e un tossicologo: «Non abbiamo potuto nominare un nostro perito - ha aggiunto l’avvocato Ceccarelli - non avendo il mio assistito alcuna possibilità economica». I risultati degli esami potrebbero arrivare già ad inizio della prossima settimana. Il corpo di Umberto è stato restituito alla sua famiglia, che adesso potrà organizzare i funerali (non è consentita la cremazione perché non sono esclusi ulteriori accertamenti). Le indagini intanto proseguono per rintracciare gli altri due compagni del gruppo che potrebbero aiutare nella ricerca del pusher (sempre qualora le cause della morte di Umberto risultino essere legate ad una partita di stupefacente tagliato male).
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