«Politici, dovete votare il Pgt»: l’appello del mondo produttivo
PAVIA. Il Pgt sarà discusso in consiglio comunale il 26 febbraio e, in vista di quella data, otto associazioni di categoria hanno inviato a tutti i 32 consiglieri un appello a votare un documento che definiscono “strategico per l’economia del territorio”.
Nella lettera, spedita ieri (14 febbraio) da Assolombarda, Ance, Ascom, Confartigianato, Cna, Associazione Artigiani Lomellina–Mede-Casartigiani Pavia, Associazione Artigiani e piccole imprese di Pavia e provincia (aderente Claai), Comitato territoriale Pavia-Lodi Confcooperative Milano e dei Navigli, si sottolinea che la mancata approvazione del Piano di governo del territorio determina incertezza, disincentiva i possibili investimenti e mette a rischio quelli già previsti.
Maggioranza tesa
Un appello che rischia di aumentare le tensioni all’interno di un centrodestra profondamente diviso anche sulla partita dello strumento urbanistico. Con il segnale, chiaro, lanciato dal capogruppo di FdI Angelo Rinaldi, che, lo scorso anno, non aveva votato l’adozione. Con lo spettro dell’inchiesta Clean che aveva fatto crescere le perplessità. Con un primo parere legale che stabilisce l’incompatibilità del sindaco Fabrizio Fracassi a votare un Pgt per la questione di un terreno di proprietà di una sua cugina.
L’appello
A inviare l’appello ai consiglieri è stata la Camera di commercio, «perché è la casa di tutte le aziende», spiega il commissario Giovanni Merlino che poi aggiunge: «E’ stato chiesto alla Camera di farsi promotrice dell’iniziativa. Le associazioni di categoria hanno infatti espresso molta preoccupazione per lo stallo creatosi».
«Vogliamo sottolineare come tutte le categorie produttive si siano trovate d’accordo nel valutare le negative conseguenze economiche che comporterebbe la mancata approvazione del Pgt – spiega Nicola de Cardenas, presidente di Assolombarda Pavia-. La città ha bisogno di investimenti e li sta attraendo. Certo è che gli investitori vanno incoraggiati con l’affidabilità delle istituzioni e un quadro di regole chiare. Tutto il lavoro che abbiamo fatto lo scorso anno, con Pavia Capitale della Cultura d’Impresa, era volto a valorizzare una Pavia nuova e ad accrescere la reputazione economica di questo territorio. E’ però importante che questo sforzo venga condiviso e supportato dalle istituzioni, non vanificato».
Sulla stessa linea Renato Perversi, presidente di Confartigianato, che sottolinea come sia indispensabile «concludere l’iter prima della fine della consiliatura». «Gli imprenditori stanno aspettando certezze senza le quali non investiranno sul territorio – aggiunge -. In questo clima, si ritiene infatti più opportuno rimanere alla finestra. E’ chiaro che questo significa ritardare lo sviluppo economico e non innescare una reazione positiva, che è quella della creazione di nuovi posti di lavoro». Per Confartigianto il rischio è quello di perdere il treno. «Se si aspetta, si può anche perdere un’occasione che potrebbe non ritornare. E la perde la città tutta».
«Non una questione politica – precisa Enea Vercesi, presidente di Cna -. E’ una questione legata allo sviluppo economico del territorio. Per questo la nostra attenzione è sul Pgt, che è lì da tempo e che invece è strumento fondamentale per attrarre investitori, e sulle risorse del Pnrr. In un momento in cui l’economia non è in crescita, investitori interessati devono avere certezze».
«La nostra scelta di aderire è legata soprattutto al far parte della società civile, come impresa e cooperative, e quindi riteniamo utile far fronte comune – fa sapere Mattia Affini, coordinatore Confcooperative -. Non abbiamo un interesse economico diretto, ma riteniamo che sia necessario lavorare insieme nell’interesse del bene comune rappresentato dalle associazioni che fanno parte della Camera di commercio». —
Stefania Prato