Addio a Campanini, bibliotecaria e guida del club Soroptimist
PAVIA. Anna Maria Campanini, bibliotecaria e poi direttrice della Biblioteca universitaria di Pavia oltre che ex presidente del club Soroptimist, è morta all’età di 80 anni a pochi mesi di distanza dal marito Angelo Stella, linguista e presidente di Casa Manzoni a Milano morto il 14 dicembre 2023. I funerali di Anna Maria Campanini si terranno giovedì a mezzogiorno presso la chiesa del Carmine.
«È stata una persona straordinaria, innamorata della vita» afferma Maria Assunta Zanetti, presidente di Soroptimist Pavia, storico club fondato nel Regno Unito con lo scopo di promuovere la condizione femminile: Campanini ha diretto il circolo pavese dal 2006 e il 2008, subito dopo il suo ritiro dalla Biblioteca universitaria che ha guidato tra il 2000 e il 2005.
«Anna Maria Campanini si è spesa per far sì che il sapere e la cultura fossero accessibili a tutti – prosegue Zanetti – è stata una colonna portante della nostra associazione. È una perdita lacerante, che arriva dopo un lasso di tempo così breve dalla perdita del marito, Angelo Stella: i due erano molto legati, non posso pensare ad Anna Maria senza il suo Angelo».
Luisa Erba, presidente della Società pavese di storia patria ed ex presidente di Soroptimist, conserva un affezionato ricordo di Campanini. «Sono molto rattristata – racconta – è stata una presidente attiva e vivace, e anche dopo il suo biennio alla guida di Sorptimist ha continuato a occuparsi dell’associazione con entusiasmo. L’ho rivista a gennaio, a margine di una conferenza, mi ha fatto piacere rivederla in giro dopo il lutto che ha subito. La sua morte è una grossa perdita, per noi e per tutta la città. Tra le altre cose, non va dimenticato il supporto che ha dato ad Angelo Stella durante la sua presidenza di Casa Manzoni».
Cesare Repossi, collega di Campanini, si ricorda degli anni alla direzione della Biblioteca universitaria: «Una persona energica, positiva e organizzatrice – racconta – ha declinato su Pavia le indicazioni del ministero, che in quegli anni stava avviando l’informatizzazione delle biblioteche. È stata una bibliotecaria competente ed efficiente, sempre cordiale con gli altri colleghi e con il pubblico». —