Camillo, marciatore da primato: 106 km in 17 ore
È partito all’alba da Tremignon e ha raggiunto Rubbio. Poi è tornato: «È stata durissima, ma che soddisfazione»
PIAZZOLA SUIL BRENTA. Ha percorso 105,6 chilometri in 17 ore e 34 minuti, Tremignon-Rubbio e ritorno, rigorosamente a piedi. È il nuovo record personale di Camillo Gasparini, 54 anni, il “Forrest Gump” di Tremignon che sfida se stesso con imprese sempre più difficili. E quella di due domeniche fa le ha superate tutte. Ha voluto incamminarsi verso le montagne, recandosi nel luogo in cui da piccolo ha trascorso l’unica vacanza con il padre che ora non c’è più. Lui ha già compiuto imprese analoghe, camminando verso Sottomarina e Asiago, circa 70 km ciascuna.
VOGLIA DI FARLO
Non esiste un motivo particolare che lo spinge a camminare fino allo sfinimento, solo la voglia di farlo. Dietro di lui idealmente ci sono i follower di Facebook che lo incitano e lo applaudono. Domenica 30 maggio ha pensato di superarsi e fare andata e ritorno tutto di fila, senza mai fermarsi. E ci è riuscito. Gli ultimi chilometri sono stati durissimi, ma la tenacia ha avuto il sopravvento e il sorriso non è mai mancato. Appena dopo le 21 è arrivato a casa, dopo essere stato in viaggio dalle 3.35 del mattino. Un risultato che potrebbe finire nel Guinness dei primati, dove la maggior parte dei walkers percorre in un giorno sui 70 chilometri.
«La notte prima ho dormito poco e alle 2 ero già sveglio», racconta Gasparini. «Ho deciso quindi di anticipare la partenza. Alle 12. 34 sono arrivato a Rubbio, nel Vicentino, senza difficoltà. È stato un modo per ricordare mio padre e al contempo una sfida. Per strada ho incontrato diverse persone che sapevano di questa mia avventura e che mi hanno caricato di entusiasmo. Ho quindi intrapreso la via del ritorno ma dopo Bassano ho avuto un cedimento e fino a San Giorgio in Bosco è stata veramente dura. Sentivo male ovunque. Ho incontrato un amico di Tremignon che era venuto a salutarmi e ad incitarmi ma ero sfinito. Poco dopo si è fermata una moto: era il sindaco Valter Milani con suo figlio che era partito apposta da casa per incontrarmi. Sono rimasto folgorato, non ero del tutto lucido, ma la sua presenza mi ha rianimato. Da lì in poi sono arrivati altri amici, mio cugino e mio fratello che mi ha coperto perché ero tutto infreddolito. Sono arrivato a casa sfinito, ma poi, dormendoci sopra, mi sono ripreso e al mattino ero in forma per andare a lavorare e alla sera per tenere i soliti corsi di spinning. È stata una grande soddisfazione. La prossima impresa sarà di gruppo: per chi vuole unirsi, una domenica vorrei fare Piazzola-Monte Berico-Piazzola, 50 km in tutto, in compagnia». —