Il Pride 2021 parte il primo giugno, e se quest’anno sarà probabilmente un po’ sottotono, non c’è ragione perché non si possa festeggiare a casa nostra, con tutti i colori dell’arcobaleno. In realtà è fondamentale farlo: invece di andare avanti si sta tornando indietro, e gli abusi ai danni dei diritti queer in tutto il mondo sono sempre più preoccupanti, vista la situazione in Polonia, Uganda, Ungheria e nelle Filippine. Ed è quindi più importante che mai celebrare, in pieno Pride 2021, la nostra sessualità, e far sentire la nostra voce, con orgoglio e in tutta sicurezza.

E per questa occasione speciale Vogue ha creato per voi una magnifica playlist con il meglio dei nuovi singoli in uscita giusto in tempo per il Pride. (Prego, non c’è di che).

1. Sun Goes Down by Lil Nas X

Dopo averci sconvolto la mente con Montero (Call Me By Your Name), il rapper americano con il suo ultimo singolo ci mostra il suo lato più serio: il brano inizia con una riflessione sulla solitudine, sull’insicurezza e sull’omofobia interiorizzata, e poi all’improvviso si trasforma in una celebrazione trionfale e incoraggiante dell’autoaffermazione e della fiducia in se stessi.

2. Girls Like Sex by L Devine

La cantante britannica Olivia Devine con questo suo manifesto musicale celebra il desiderio femminile con sincerità. Un brillante brano pop dal mood positivo e dal testo libero, ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo inno queer, in attesa di ascoltare il suo nuovo fantastico, audace e geniale EP, Near Life Experience: Part One, in uscita il 23 luglio.

3. It’s A Sin by Elton John and Years & Years

Registrato a maggio per i BRIT Awards questa gioiosa cover del famoso pezzo elettronico dei Pet Shop Boys del 1987 è meravigliosa. La collaborazione rende anche omaggio all’ omonima miniserie scritta da Russell T Davies, grande successo di Channel 4/HBO Max, che racconta i primi anni dell’Aids. Sir Elton John e il cantante degli Years & Years Olly Alexander, che è anche protagonista della serie TV, ci regalano una versione deliziosamente camp ed esuberante di un vero classico.

4. Hush by Jayli Wolf

Cantante, attrice, attivista e regista, Jayli Wolf — un’indigena canadese che si identifica come bisessuale ed è cresciuta in una famiglia di testimoni di Geova — esplora queste e molte altre tematiche, come il trauma del genocidio generazionale, nel suo nuovo EP, Wild Whisper. Il singolo che lo anticipa, Hush, è una chiamata alle armi queer che incoraggia a eliminare sentimenti come la vergogna e l’odio di sé e a sostituirli con l’orgoglio, l’amore di sé e un senso di liberazione. Potente e profondo. 

5. If I Were You by k.d. lang (Close to the Groove Edit by Junior Vasquez)

Una playlist per il Pride deve assolutamente includere un brando di kathryn dawn lang! L’icona canadese, che quest’anno compie 60 anni, ha raccolto, per la prima volta, e in occasione del Pride month, alcuni dei remix più belli delle sue canzoni più famose, fra cui Sexuality di DJ Krush, Summerfling di Chris Brann e Lifted By You di Ben Grosse e della stessa lang. Uno dei pezzi clou dell’album, che si chiama makeover, è la favolosa If I Were You, remixata nel 1995 da Junior Vasquez, pezzo che aveva aiutato a lanciare lang, cantante country, nell’universo delle pop star.  

6. Tavern Kween by Desire Marea

Finora poco noto ai più, Desire Marea, originario di KwaZulu-Natal, fa parte del collettivo di Johannesburg FAKA, che sta facendo un lavoro straordinario per la scena artistica sudafricana e amplificando le voci della queer community (collaborando, nel frattempo, con Telfar e Versace). Il meraviglioso album autoprodotto Desire, che contiene questo singolo dal ritmo ossessivo e trionfante, provocatorio e libero, parla di perdita, spiritualità, rimozione e amore. Desire verrà ri-pubblicato da Warp quest’estate.

7. Horsewh!p by Aja featuring Dai Burger

Se vi siete mai chiesti cosa succede quando due icone si incontrano, ve lo spieghiamo noi. Il nuovo singolo di Aja, rapper e star di RuPaul's Drag Race, e di Dai Burger, anche lei di New York, è davvero una bomba, anche grazie ai riferimenti ai BTS e alla moglie di Martin Luther King Jr Coretta Scott King: i due esprimono senza mezzi termini il loro disappunto nei confronti dei loro detrattori, mentre celebrano il proprio splendore supremo. Un pezzo straordinario. 

8. Got No Choice by Brooke Eden

Dopo quattro anni di assenza la cantautrice Brooke Eden è tornata a farsi sentire quest’anno con tre singoli che celebrano l’amore omosessuale. L’ultimo dei tre brani è l’omaggio di un’innamorata alla sua ragazza, ed è stato scritto da Eden, che vive a Nashville, insieme a Jesse Frasure e Cary Barlowe. La ‘queerizzazione’ della musica country è sempre più forte (con Orville Peck, Brittany Howard), e noi di Vogue apprezziamo molto.

9. Serotonin by Girl In Red

L’album di debutto della super-talentuosa cantante norvegese Girl In Red (vero nome Marie Ulven), If I Could Make It All Go Quiet, è una sorta di confessionale, molto sincero, che porta avanti tematiche già esaminate in passato, come ansia, depressione e amore non corrisposto. Nonostante tratti di argomenti molto seri, l’ultimo singolo estratto dall’album, Serotonin, riesce ad essere comunque allegro e ottimista. Canzoni come questa, co-prodotta con Finneas (il fratello di Billie Eilish) confermano Ulven come una delle voci più importanti del queer pop. 

10. Back Together by Amorphous featuring Kehlani

Un brano sublime, e non poteva essere altrimenti, considerando quest’accoppiata vincente. Il singolo di debutto di Jimir Reece Davis, aka Amorphous, che vanta Oprah fra i suoi fan grazie a mash-up come questi, è impreziosito dalla voce incantevole di Kehlani Parrish che riflette sugli alti e bassi dell’amore. Un pezzo davvero fantastico.