Area relax, campi da tennis e padel, hotel e due ristoranti: la Danieli investe di fronte alle officine
Piano da 15 milioni per riqualificare lo spazio lungo la statale. Il primo tassello con l’inaugurazione del bistrot Le Fucine
BUTTRIO. Quindici milioni di euro. Un bistrot, inaugurato martedì 1 giugno, che recupera gli stilemi dell’antica area di servizio aperta nel 1962 e progettata dall’architetto Marcello D’Olivo, di cui proprio quest’anno si celebrano i cent’anni dalla nascita. Un albergo quattro stelle superior, affiancato da due ristoranti da trenta e settanta coperti e circondato da un’area sportiva da 60 mila metri quadri con campi da calcetto, padel, tennis e un’area relax, che sorgeranno sul sedime fino allo scorso anno occupato dalla Locanda Alle Officine, di cui è stata recuperata soltanto la parte più recente, realizzata negli anni Novanta.
Rifiorisce così la superficie di oltre 85 mila metri quadri che lungo la regionale 56 si specchia con gli stabilimenti della Danieli, che nel progetto curato dall’architetto Marco Zito ha investito convintamente. Il taglio del nastro di ieri mattina è servito anzitutto per stropicciarsi gli occhi di fronte al sorprendente recupero della vecchia pompa di benzina progettata sessant’anni fa da D’Olivo: è stata trasformata in un bistrot, aperto dallo scorso mese, animato dalla ricercatezza della cucina dello chef Andrea Fantini e aperto dal lunedì al sabato, fino a sera, quando le vetrate alte quattro metri e mezzo e il sapiente utilizzo dell’illuminazione ricreano l’effetto di una lanterna luminosa, facendo “galleggiare” la vela e indicando la strada al viandante che transita sulla statale, come evocato dall’architetto Zito.
Tra la progettazione e l’ultimazione dei lavori sono trascorsi poco più di dodici mesi, “con una pandemia di mezzo”, sottolinea il professionista ponendo l’accento sul alcuni elementi architettonici peculiari come il mantenimento della vela a copertura del fabbricato, il consolidamento in chiave anti-sismica dello stabile con dei cassieri rinforzati in acciaio.
Un intervento seguito direttamente da Danieli Construction, come rimarcato dal vicepresidente dell’azienda di Buttrio, Alessandro Brussi, orgoglioso nell’elencare i punti qualificanti del progetto di ripensamento dell’area che si trova di fronte alle officine: «Un intervento urbanistico importante, con una forte impronta green, anche per la bassa movimentazione dei materiali delle lavorazioni e con un occhio di riguardo al territorio anche negli allestimenti, firmati dai più importanti brand friulani». Per Brussi il bistrot inaugurato ieri rappresenta «un biglietto da visita di quello che sarà l’intervento molto più ampio che prevede la realizzazione di un hotel, due ristoranti, il parco relax e il parco sportivo. L’intervento sarà completato per gradi, tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2022, con maestranze interne della Danieli Construction».
Un piano al quale guarda con interesse anche il pubblico, convinto che il maxi-investimento di Danieli possa rappresentare un volano «per lo sviluppo turistico dell’intera zona, che ha delle potenzialità sotto questo punto di vista ancora non del tutto colte», ha rimarcato il sindaco di Buttrio, Eliano Bassi, intervenendo alla cerimonia d’inaugurazione de Le Fucine: a fare gli onori di casa Paola Perabò, vicepresidente di Danieli Academy. Prima del taglio del nastro e del brindisi il parroco di Buttrio, don Andrea Gamba, ha impartito la rituale benedizione.