Verso Italia-Svizzera: il piano di Mancini in tre mosse
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Subito titolare Di Lorenzo, caccia ai tre punti e poi turnover. Così il Ct vuole blindare il primo posto e risparmiare energie
COVERCIANO (FIRENZE). Le grandi manifestazioni non ti permettono calcoli. Non c’è un domani, ogni partita è da dentro o fuori. Ad eccezione forse della prima fase. Perché, se sei bravo nelle prime due partite, allora la terza diventa una opportunità e non un peso.
Roberto Mancini e il suo staff hanno preparato un piano ben preciso sullo scacchiere. Tre mosse per portare l’Italia nelle migliori condizioni alla seconda fase, dunque agli ottavi di finale. Quando davvero ogni partita sarà senza seconda chance.
1) CONFERME E DI LORENZO
Prima mossa. Confermare domani sera contro la Svizzera la stessa formazione che ha battuto la Turchia, evitando dunque per ora il turnover. Con l’unica novità che sarà quella del terzino Di Lorenzo sulla corsia di destra al posto di Florenzi. Per fortuna le condizioni dell’ex romanista non sono gravi: ieri si è allenato a parte, non si annuncia uno stop lungo ma, essendo il problema di tipo muscolare, ecco che l’idea è quella di non rischiare niente. Anche perché comunque Di Lorenzo è entrato alla grande ad inizio ripresa con la Turchia, e dunque dà ampie garanzie.
Per il resto dunque solito 4-3-3. Con Donnarumma in porta, centrali Bonucci-Chiellini, a sinistra Spinazzola (che ha iniziato alla grande questo Europeo) e a destra appunto Di Lorenzo. A centrocampo Jorginho sarà il play con ai lati Barella e Locatelli, davanti Immobile punta centrale con Insigne e Berardi ai lati.
A proposito di Berardi. Aveva ricevuto un colpo al piede nel match di esordio, ma adesso sta meglio dopo una serie di cure, anche ieri si è allenato regolarmente sui campi di Coverciano e non sembra essere a rischio per domani. Sta meglio anche Verratti che potrebbe entrare a partita in corso ma difficilmente sarà rischiato dall’inizio, proprio perché nessuno vuole incorrere in ulteriori guai.
2) TRE PUNTI PER CHIUDERLA
Seconda mossa. Il Mancio non vuole rilassamenti, anzi, ha detto ai suoi ragazzi che adesso più che mai è il momento di premere sull’acceleratore.
Si fa presto a fare i conti. Se l’Italia domani batte la Svizzera, sale a quota 6 punti e il primo posto è praticamente in una botte di ferro. A 6 punti infatti è sicuramente avanti alla Turchia (se vince le prossime due va a 6 ma è dietro per lo scontro diretto), alla Svizzera (che perdendo resterebbe a 1) mentre per pura ipotesi potrebbe rischiare dal Galles nel caso in cui Bale e compagni vincessero sia contro la Turchia sia appunto nel terzo turno con gli azzurri (salendo a 7). Ma si tratta di un’ipotesi molto residuale.
Nei fatti, vincendo con la Svizzera, l’Italia al 99% sarebbe sicura del primo posto.
3) IL TURNOVER
Ed ecco la terza mossa. Se il primo posto sarà in cassaforte, Mancini ha già in testa di fare poi un ampio turnover contro il Galles nel match di domenica 20 giugno. I candidati al riposo sarebbero a quel punto in primis Bonucci e Chiellini, ma anche Immobile, Jorginho, Spinazzola e Berardi.
L’obiettivo è far risparmiare energie ai più vecchi e a quelli che, per caratteristiche di gioco, sono portati a spendere di più. È importante per l’Italia saper gestire le energie e poter risparmiare alcuni uomini sarebbe manna dal cielo per Mancini.
Senza dimenticare il fatto che far giocare una partita da titolari a elementi come Belotti, Acerbi, Bastoni o Chiesa (giusto per fare qualche nome) consentirebbe di avere molti più uomini ben sintonizzati dentro questo Europeo. Non solo nello spogliatoio ma anche sul campo.
QUEL PRECEDENTE CON SACCHI
Dicevamo prima de la gestione delle energie. In caso di qualificazione (al di là della posizione), l’Italia tornerà in campo il 26 gennaio per gli ottavi di finale. Da un parte può lasciare un po’ perplessi l’idea di lasciare dunque fermi 10 giorni (dal 16 al 26) i giocatori che Mancini vuole risparmiare, dall’altra però ci sono dei precedenti importanti che sconsigliano di fare turnover già alla seconda partita.
Ricordate l’Europeo del 1996 in Inghilterra? C’era Sacchi in panchina, vincemmo al debutto 2-1 contro la Russia (doppietta di Casiraghi), sembrava che la strada a quel punto fosse in discesa e nella seconda partita (contro la non temuta Repubblica Ceca) Sacchi decise di fare un massiccio turnover. Risultato? Perdemmo 2-1 nonostante il tentativo del Ct di aggiustare la formazione in corso d’opera. Poi l’ultima giornata pareggiammo 0-0 con la Germania e con 4 punti l’Italia uscì fuori al primo turno (dietro appunto a Germania e Repubblica Ceca) per colpa della differenza reti.
Ecco perché Roberto Mancini non ha intenzione di fare rivoluzioni domani. Prima c’è un primo posto da mettere in cassaforte. --
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