Senza casa perché discriminati per il proprio orientamento sessuale? La rete di agenzie immobiliari Vogliocasa non ci sta: sostiene il Pride e lancia una nuova campagna di comunicazione - firmata dall’agenzia Mate di Claudio Marchisio - nel segno dell’inclusione, dell’accoglienza e del rispetto dei diritti di tutti. Il claim è, appunto, «Non siamo immobili sui diritti»: i tabelloni sono già affissi a Milano. Il tema del diritto alla casa è tornato tristemente attuale dopo la vicenda di Malika e di altri ragazzi che, come lei, sono stati costretti dalla famiglia di origine ad abbandonare la loro abitazione: secondo uno studio di Gay Help Line, oggi, in Italia, il 17% dei maggiorenni vive in un ambiente familiare ostile o ha perso il sostegno economico da parte dei parenti dopo il coming out. Parte di loro ha anche difficoltà a ottenere un contratto di affitto per via delle proprie inclinazioni sessuali.

«La nostra campagna di comunicazione è volutamente provocatoria», ci spiega Mirko Schillaci, Client Director & Partner di Mate. «Vogliocasa intende ribadire il suo sostegno al Pride e al ddl Zan, anche a costo di correre dei rischi». Quali? «Alcuni commenti alla campagna, lasciati sui social, sono molto amari e sconfortanti. D’altra parte, non tutti gli italiani sono favorevoli al ddl Zan (secondo un sondaggio di BiDiMedia, circa il 40% è contrario, ndr). Ma Vogliocasa è ferma sulle sue posizioni, e sostiene l’idea che, se qualcuno non vorrà rivolgersi alla sua rete di agenzie immobiliari per acquistare una casa, ci saranno altri clienti che invece la seguiranno». 

Inoltre Vogliocasa sosterrà economicamente il progetto Casa Arcobaleno, gestito da Spazio Aperto Servizi in collaborazione con il Comune di Milano e con la Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione, che, proprio in questi mesi, sta accogliendo e ospitando nei propri alloggi, oltre agli altri, anche una ragazza di 27 anni costretta ad allontanarsi dalla famiglia di origine perché vittima di discriminazioni, vessazioni e minacce. 

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