Caravino, visite a tema al castello di Masino per scoprirne gli angoli più nascosti

foto da Quotidiani locali

CARAVINO

Meta ideale dei residenti in Canavese e di migliaia di visitatori da tutta Italia, il Castello di Masino, uno dei beni d’eccellenza del Fai, a Caravino, offre, oltre alle tradizionali visite, anche alcune visite speciali che si svolgeranno in questo fine settimana e durante tutta l’estate. A partire da sabato 26, con «Ti racconto cucine, arredi, modi di vivere», un particolare percorso negli ambienti di servizio, per scoprire come si cucinava, si allestiva la tavola e si mangiava in passato nel Castello. «Si tratta – spiegano gli organizzatori – di una speciale visita guidata alla scoperta degli ambienti di ricevimento, di servizio e delle cucine storiche in uso fino agli anni Ottanta del Novecento e normalmente non accessibili al pubblico. Il racconto della complessa organizzazione dei pasti si basa sui libri della Biblioteca e sui documenti dell’archivio del Castello. Le fonti storiche illustrano la più corretta mise en place per allestire la tavola, elencano i cibi e i vini destinati all’alimentazione dei conti e del personale di servizio, descrivono i prodotti gastronomici per le occasioni speciali e le specifiche personalità coinvolte nelle attività della cucina: dal confetturiere al fornitore di sale, zucchero e spezie, dal “sommelliere” ai trasportatori che facevano giungere a Masino prodotti anche dall’estero, come lo champagne». Sabato 26, e domenica 27, «Una passeggiata nel parco, visita speciale per famiglie», alla scoperta degli alberi monumentali. Una passeggiata per imparare a riconoscere gli alberi dalle loro foglie e la funzione di semi e bacche, nonché un percorso di educazione e salvaguardia ambientale per scoprire la natura, conoscerla e prendersene cura divertendosi. «Ti racconto… il vigneto», sabato e domenica, è, invece, una visita guidata alla scoperta della vita agricola del Castello, con una particolare attenzione alla coltura della vite e agli antichi metodi di vinificazione. «Nel '700, –ricordano gli organizzatori- il Castello era un'azienda agricola nella quale si coltivavano l'ulivo, il grano, il sorgo e la vite. Una speciale visita guidata accompagnerà i visitatori alla scoperta della vita agricola del Castello, con particolare attenzione all'aspetto vitivinicolo: dalla cantina delle botti, risalente al '600, alla vigna che il Fai ha recuperato nel 2019, dopo uno scrupoloso restauro paesaggistico. Al termine, degustazione di Erbaluce. Info e prenotazioni, contattare lo 0125778100 o faimasino@fondoambiente.it.