Giulia stroncata da un tumore a 22 anni: lutto a Castelfranco
Figlia di Fabio Marin e nipote di Gino, aveva davanti un futuro roseo nell’atletica prima di essere colpita dal male nel 2019
CASTELFRANCO. Ha tagliato il traguardo della vita a soli 22 anni, dopo aver lottato per oltre un anno contro un tumore, con tenacia e determinazione, come faceva sulla pista d’atletica dove aveva raccolto molti successi a livello nazionale.
Giulia Marin è spirata ieri nella sua casa di piazza Giorgione dove viveva con la famiglia: aveva compiuto gli anni il 6 giugno scorso.
Lascia il papà Fabio, la mamma Franca e il fratello Nicola. Centometrista ad ostacoli, militava nell’Ads Team Treviso: aveva colto gli ultimi successi sportivi nel 2019 . Ma già precedentemente aveva dimostrato il suo carattere indomito, tanto da essere stata nominata nel 2018 Atleta dell’anno della Fidal trevigiana dopo aver conquistato il doppio bronzo (indoor e outdoor) negli ostacoli ai campionati italiani Juniores. Decisamente dunque ben più che una promessa per l’atletica italiana per questa castellana doc, appartenente ad una famiglia conosciutissima in città.
Il nonno di Giulia era infatti Gino Marin, scomparso nel 2010, imprenditore nel settore del legno con l’azienda che porta il suo nome, tra i fondatori del Lions Club di Castelfranco. «Giulia si era avvicinata all’atletica a 15 anni - ricorda commosso il suo allenatore Fabio Ceccato, che l’ha seguita fin dagli esordi - allenandosi negli impianti di Vedelago. Proveniva da una esperienza nella danza, era stata subito pronta per le competizioni di velocità, come hanno poi confermato i risultati. Una ragazza bellissima, solare, che portava allegria nel gruppo, con un grande spirito di consapevolezza nel portare avanti i suoi impegni. Su questo era molto seria, non mi ricordo di una volta che abbia saltato un allenamento».
Al termine di un anno carico di buoni risultati, nel 2019, la scoperta della malattia: dopo un breve periodo di stop, era subentrata la voglia di rientrare, pur con tutti i limiti delle sue condizioni di salute. «Era aggrappata alla vita con le unghie - aggiunge Ceccato - e neppure le terapie sembravano volerla fermare. La sua tenacia si è dimostrata anche in questo».
Grande il cordoglio dell’atletica trevigiana, dove la notizia è arrivata nel primo pomeriggio di ieri: «Siamo vicini alla famiglia in questo momento di questo grandissimo dolore - dice il presidente della Fidal della Marca Dino Brunello - Oltre che per i risultati ottenuti, Giulia va anche ricordata come una ragazza molto corretta: lo dico anche da giudice di gara, avendola seguita in alcune competizioni. Sono vicino anche personalmente alla famiglia avendo un figlio quasi della stessa età di Giulia che gareggiava insieme a lei e posso capire lo stato d’animo con cui stanno vivendo questo momenti. Con lei perdiamo una atleta di valore, che aveva tutte le caratteristiche per andare avanti e mietere ancora tanti successi». E compagni di squadra del Team Treviso che gareggeranno in questo weekend porteranno una fascetta nera in suo onore e ricordo.
La tragica notizia è arrivata anche all’istituto Cavanis di Possagno, dove Giulia aveva frequentato il liceo scientifico, sostenendo la maturità proprio in quel “magico” 2018. «Una ragazza molto impegnata e tenace - la ricorda uno dei suoi docenti, Giancarlo Cunial - Una di quelle ragazze che hanno imparato da sole i segreti della propria specialità, che si fidano di manager e allenatori, di quelle donne che costruiscono la propria libertà sulle regole».
Nell’occasione della maturità, Giulia aveva gareggiato anche nell’intervallo tra la prima e la terza prova d’esame, mentre per l’orale era stato studiato un calendario che le permettesse di sostenerlo. Già decisa la data delle esequie che si terranno lunedì alle 15.30 nel Duomo di Castelfranco.Davide Nordio