Ricorso al tar contro la torre di Mestre: i negozianti si auto-tassano
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Gadget autofinanziati nel quartiere per sostenere le eventuali spese legali. La settimana decisiva: mercoledì la commissione, giovedì consiglio comunale
MESTRE. Dodici esercizi commerciali di viale San Marco, che sostengono il comitato di protesta contro il progetto di torre alta 70 metri, hanno deciso di contribuire con una offerta economica all’acquisto di gadgets. Il logo del comitato che mostra una serie di persone che si tengono per mano come in una catena umana, campeggerà su una serie di borse di iuta, quelle che si usano per la spesa, che saranno messe in vendita per sostenere le spese per un ricorso al Tar contro la variante urbanistica che si fa sempre più probabile. L’accelerazione della maggioranza in Comune porta infatti al voto della delibera il primo luglio. E se passa la delibera, il comitato intende affidare ad un avvocato un ricorso al Tar.
CONSIGLIO COMUNALE
Il recepimento dell’Accordo di pianificazione fra il Comune di Venezia e la ditta Genuine s.r.l. per la riqualificazione dell’area “Ex Campo di Calcio della Real San Marco”, in viale San Marco, e la adozione della variante n. 79 al Piano degli Interventi sono al primo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di Venezia con diretta streaming di giovedì prossimo. «Una forzatura», ha tuonato il consigliere di opposizione dei Verdi e progressisti, Gianfranco Bettin.
PETIZIONE IN COMMISSIONE
Il 30 giugno, mercoledì, alla vigilia del consiglio comunale, inizia infatti la discussione della petizione con 1.200 firme contro il progetto, presentata dai cittadini. Davanti alle commissioni V, IV e VII si conclude l’esame della proposta di deliberazione PD 1036/2021 ma si prevede anche la illustrazione da parte della Segreteria Generale dell'iter concertativo sulle deliberazioni di variante urbanistica e viene presentato un emendamento di giunta comunale che fa proprio l’ordine del giorno della Municipalità di Mestre Carpenedo, che ha votato a favore di torre e centro commerciale da quasi 4.600 metri quadri nei terreni dell’ex campo da calcio del Real San Marco e chiede l’inserimento nei nuovi spazi di studi medici ( non si sa bene se sulla base di richieste arrivate in Comune o Municipio o meno) e limiti ai parcheggi. Poi si discuterà della petizione che chiede il ritiro della delibera e la revisione del progetto.
CLIMA AVVELENATO
Il recente scontro politico su un volantino anonimo con i nomi dei consiglieri municipali che hanno votato a favore del piano ha aumentato il clima “avvelenato” attorno al progetto e messo in cattiva luce il comitato. Maggioranza e opposizione hanno criticato il volantino. È partita una denuncia alla Digos e il comitato si è subito smarcato, spiegando di non aver nulla a che fare con quel volantino e di non voler essere paragonati a “terroristi”.
NELLE MUNICIPALITà
Solidarietà ai consiglieri di Mestre Carpenedo è stata espressa da un ordine del giorno già votato a Lido Pellestrina e che sarà votato nelle altre Municipalità al primo consiglio utile. Il volantino viene definito «atto vile, di natura squadrista» e iniziativa dal «sapore velatamente intimidatorio».