Cittadini onorari: c’è il regolamento. Ma Zaky è escluso

 Possono essere insigniti solo coloro che hanno dato lustro al paese. Per il sindaco di Castel D’Ario Castro  lo studente egiziano «nulla ha a che vedere col nostro Comune»

Castel d’Ario. Ora anche il comune di Castel d’Ario si è dotato di un regolamento per concedere la cittadinanza onoraria o benemerenze a cittadini che si sono distinti per particolari impegni e attività a favore del paese. È stato approvato nell’ultimo consiglio comunale con il voto contrario di Giampaolo Turazza (Insieme per Castel d’Ario) e l’astensione di Pierluigi Fregna (Un paese migliore).

In un precedente consiglio comunale il capogruppo di “Insieme per Castel d’Ario”, Mariangela Remondini propose di attribuire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaky. Proposta respinta perché, come osservò il sindaco Daniela Castro, il Comune non è dotato di un regolamento in tal senso. «Ora con questo regolamento – ha osservato il sindaco – possiamo concedere la cittadinanza onoraria ma anche il titolo di benemerito o medaglie a chiunque abbia con le sue opere o il suo impegno dato lustro al nostro comune».

Un’apposita commissione, presieduta dal sindaco, esaminerà le proposte avanzate ma sarà comunque il consiglio comunale ad avere l’ultima parola. Per Turazza «si dovrebbero inserire anche coloro che non sono cittadini casteldariesi, per cui voterò contro». A parere del sindaco la cittadinanza onoraria a Zaky è un atto che riguarda l’Italia come cittadino italiano che non ha nulla a che vedere con Castel d’Ario. «Perché dovrebbe trattarsi di qualcuno che abbia fatto qualcosa per Castel d’Ario in quanto la cittadinanza onoraria è appunto di Castel d’Ario».

Come ebbe a dichiarare nel precedente consiglio comunale, il sindaco si disse comunque «perfettamente consapevole e sensibile alla necessità di salvaguardare i diritti fondamentali di pensiero di tutti e condanniamo pubblicamente qualsiasi violazione di tali diritti».