Controlli anti risse, i locali si autotassano. Cinque vigilantes nelle notti della movida
BELLUNO. I baristi fanno squadra contro le botte del sabato sera. Un catenaccio che prevede lo schieramento a zona di guardie giurate, con la faccia di chi non scherza per niente e sa farsi rispettare. Una specie di polizia privata, che ha già lavorato per più di qualche serata come servizio di sicurezza all’Astor di piazza dei Martiri e potrebbe cominciare a giocare a tutto campo, anche per gli altri locali.
C’è stata una richiesta di preventivo alla South Tyrol-Service, segno che i caffè del centro ci stanno pensando molto seriamente e la ritengono una forza di pronto intervento, in grado di bloccare gli avventori, che si stanno divertendo a mettersi le mani preferibilmente in faccia, a spaccare le porte degli uffici privati e a tirarsi le sedie. Oggetti volanti identificati, destinati alle schiene altrui, per i quali poi servono l’intervento dell’ambulanza e un salto al Pronto soccorso del San Martino. La South Tyrol ha la propria sede centrale a Bolzano, ma dal maggio dello scorso anno ha aperto la filiale di Belluno.
I suoi uomini sono a portata di mano e lavorerebbero in cinque per volta, dal venerdì alla domenica, in orario compreso tra le 20 e le 3 del mattino, cioè dall’ora di cena o dell’aperitivo, fino al ritorno a casa del popolo della notte. In quello che si chiama Progetto Belluno, si parla di due coppie e un caposquadra jolly, «in maniera da coprire al più presto le aree più sensibili e da poter essere più tempestivi nelle varie esigenze». Tutti gli esercenti hanno in mano il preventivo e decideranno se e come procedere, per fronteggiare quella che sta diventando una vera emergenza, anche in una città storicamente tranquilla come Belluno. Sarà anche per il lockdown da Covid-19 e i successivi coprifuochi prima alle 22 e poi alle 23, ma non passa fine settimana senza un qualche ferito, più o meno sanguinante o anche solo lacero-contuso.
Al di là di tutto questo, non possono essere i baristi i tutori dell’ordine pubblico, di conseguenza continuerà a essere prezioso il lavoro di carabinieri, polizia e, a volte, anche vigili urbani: «La nostra azienda lavora a stretto contatto con polizia e carabinieri dei vari distretti», fa sapere South Tyrol-Service, tramite il titolare Marco Buraschi, che, tra le altre cose, è istruttore di arti marziali e di close protection, «questa collaborazione ci dà un grande vantaggio, nel senso che possiamo offrire una sicurezza ad alto livello”.
“Il nostro personale ha l’obbligo di avere la fedina penale pulita e aver superato la formazione per gli addetti di controllo. Nel nostro gruppo, lavorano membri dei vigili del fuoco e della Croce rossa. È un personale, che ha un’elevata formazione professionale e non manca di aggiornarsi continuamente nell’ambito della protezione antincendio e del primo soccorso».
Un po’ di tranquillità e un po’ di paura in meno potrebbe anche favorire il ripopolamento del centro storico di cittadini con qualche anno in più, il che significa anche meno opportunità per i giovanissimi di bere birre o superalcolici all’aperto o spacciare sostanze naturali o sintetiche. In ogni caso, illegali.
I gestori che aderiranno saranno attrezzati con delle radio ricetrasmittenti, sintonizzate sugli stessi canali degli operatori: «In questo modo, se non saremo presenti in un dato luogo, potremo raggiungerlo a richiesta, nel giro di pochissimo tempo». Le distanze sono tutt’altro che immense e la tempestività è garantita.
C’è tutta l’estate davanti, ma bisogna decidere in fretta, dopo aver fatto due conti con il proprio registratore di cassa. Investire in sicurezza non fa mai male, anzi rischia di portare dei clienti in più nelle terrazze e ai banconi. Astor e Deon hanno già il servizio d’ordine e ne stanno facendo un buon uso, da capire in quanti faranno parte del Progetto Belluno.