Anche l’isola di San Felice apre agli hotel di lusso: ok alla variante
Il Consiglio comunale di Chioggia approva la variante urbanistica per modificare la destinazione d’uso del 13 per cento del compendio di proprietà del ministero della Difesa da assegnare ai privati
CHIOGGIA. San Felice apre le porte a hotel di lusso, ristoranti e attività commerciali. Il Consiglio comunale ha approvato, dopo un iter di quasi due anni, la variante urbanistica per modificare la destinazione d’uso del 13% del compendio di proprietà del ministero della Difesa da assegnare ai privati in cambio di ristrutturazioni e manutenzioni.
La variante, adottata all’unanimità dal Consiglio nel luglio 2019, ampliava le attuali destinazioni d’uso previste dal Prg comunale aprendo al settore commerciale e turistico ricettivo. Dopo il periodo della pubblicazione, delle osservazioni e delle controdeduzioni, è tornata in Consiglio per l’approvazione. Il cambio di destinazione d’uso riguarda gli edifici più recenti, di minor pregio e con i maggiori problemi di recupero. Ora spetterà al ministero, attraverso la società Difesa Servizi, emanare un bando per l’assegnazione in convenzione ai privati.
«Con la variante andiamo a proseguire nel percorso di recupero di un bene di valore storico, architettonico e paesaggistico inestimabile per Chioggia e la laguna sud di Venezia», spiega il vicesindaco Marco Veronese, «come ente stiamo seguendo una strada che prevede una collaborazione istituzionale molto ampia e complessa, ma che è l’unica via che può garantire il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi di fruizione pubblica del compendio. Abbiamo già a disposizione sette milioni di euro, derivanti dalle opere di compensazione del Mose, per il restauro del Forte ma anche dell’oasi, che però non saranno sufficienti. A breve verrà convocato un tavolo tecnico tra gli enti sottoscrittori del protocollo d’intesa per il recupero del Forte per discutere tutti i progetti di valorizzazione della parte pubblica».
Con il protocollo d’intesa, l’87% del Forte è stato trasferito al ministero delle Infrastrutture (Provveditorato per le opere pubbliche), con destinazione di uso pubblico, e comprende le strutture storiche più significative: il portale monumentale del Tirali del 1704 (su cui è in corso l’intervento di restauro); il castello della Luppa del 1385; la blockhaus austriaca; la polveriera veneziana; i bastioni cinquecenteschi.