Gli interventi di Pasquale Salvione, Andrea Agostinelli e Marco Lanna a “Il Sofno Nel Cuore”
CorSport, Pasquale Salvione a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 StationRadio: “Adl, oggi, parlerà prevalentemente del futuro per dare stimoli ai tifosi. È il presidente più lungimirante d’Italia”
“Conferenza Adl? Ci sarà qualche minimo accenno alla stagione appena terminata, ma prevalentemente parlerà del futuro cercando di dare nuovi stimoli ai tifosi – queste le parole di Pasquale Salvione, giornalista del Corriere dello Sport, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda ogni giorno a mezzogiorno su 1 Station Radio -. A parte la scelta di Spalletti, credo che parlerà del mercato e del nuovo abbigliamento tecnico autoprodotto. Ovviamente farà un accenno anche al ridimensionamento, con la probabile cessione di un big che potrebbe essere Fabian Ruiz. Per quanto concerne l’autoproduzione, conferma ancora una volta che il presidente del Napoli sia il più lungimirante quantomeno del calcio italiano. Mi aspetto altre mosse di questo tenore, volte ad aumentare i ricavi del club. Emerson Palmieri? È fattibile l’acquisto, ma va convinto Abramovic e, soprattutto, la temibile Marina. L’operazione è complicata e, senza girarci intorno, l’obiettivo della società è prima quello di vendere. “Mister X”? Sono tutti nomi credibili, anche Fabiano Parisi. Germania? È arrivata alla fine di un lunghissimo ciclo con Low in panchina. I presupposti per il futuro sono positivi, comunque, avendo a disposizione giovani comeHavertz, Gnabry e Musiala. Quando Mbappè è andato sul dischetto ho pensato che stesse avvenendo il passaggio di consegne tra lui e Cristiano Ronaldo. Poi lo ha sbagliato, com’è normale che sia alla sua età, quindi credo che Cr7 resterà ancora per qualche anno il top player per eccellenza. Credo che il portoghese lascerà la Juventus per andare al Paris Saint Germain, per prepararsi al meglio ad essere un protagonista del prossimo mondiale. In questo Europeo l’Italia ha dato grande prova di sé stessa. È sicuramente fra le candidate per arrivare fino in fondo, ma venerdì ci sarà il Belgio che è una delle poche squadre ad essere completa sia dal punto di vista dei singoli che del gruppo. Occhio a De Bruyne che può vincere le partite da solo. La gara di venerdì sarà una finale anticipata”.
“Terzino sinistro? Consiglierei al Napoli Thorgan Hazard. Mi piace anche Fabiano Parisi, è un ottimo profilo, ma bisognerebbe avere pazienza perché è un ragazzo che viene da Empoli e dovrebbe confrontarsi con una grande piazza – queste le parole di Andrea Agostinelli, ex allenatore ed opinionista Rai, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda ogni giorno a mezzogiorno su 1 Station Radio -. Italia? I numeri sono dalla nostra parte. Subiamo un solo tiro in porta, in media, a partita, ma creiamo tante occasioni. Siamo tra le pretendenti alla vittoria di questo Europeo. Contento per l’eliminazione della Francia perché la reputavo la più forte della competizione. La Nazionale ha ritrovato, dopo diversi anni, la solidità difensiva che ci ha reso noti per decenni. Siamo bravi a difendere ed abbiamo un ottimo portiere. Di Lorenzo, ad esempio, in questa manifestazione si è consacrato, stesso discorso per Spinazzola. Insigne, infine, è arrivato alla maturazione completa: è insostituibile per Mancini, perché alla qualità che ha sempre avuto sta abbinando tanta quantità e gioco per la squadra. Lorenzo, ad oggi, è tanta roba. Fossi in Adl gli rinnoverei subito il contratto. Purtroppo, però, nel calcio moderno se ti arriva una offerta congrua, non puoi trattenere il giocatore. Col cartellino di Insigne puoi acquistare due ottimi calciatori, e questo non va sottovalutato. Ritornando all’Italia, è ovvio che nella gara secca può succedere di tutto, perché se all’Austria avessero convalidato quel gol, saremmo andati ingiustamente fuori”.
“Riuscimmo ad abbattere l’egemonia di Juventus, Milan e Napoli grazie al progetto del nostro presidente Mantovani – queste le parole di Marco Lanna, ex calciatore, fra le tante, della Sampdoria di Roberto Mancini, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda ogni giorno a mezzogiorno su 1 Station Radio -. Dall’inizio degli anni ’80 iniziò a comprare i migliori giocatori sul mercato, costruì un’ossatura di tutta gente giovane che ebbe la possibilità di crescere con i giusti tempi e con un progetto chiaro e importante. I nostri stranieri non erano dei fuoriclasse come gli olandesi del Milan, i tedeschi dell’Inter o Maradona del Napoli, ma erano funzionali al progetto della squadra. I nostri italiani fenomenali e il gruppo coeso hanno fatto la differenza. Ci sentivamo una famiglia, Mantovani in un’intervista disse che non comprava i calciatori, ma gli uomini. Riuscì a costruire una squadra con valori e principi sani. Mancini? I suoi maestri sono stati Boskov e Eriksson. Nella gestione del gruppo, nel modo di comportarsi, credo abbia preso molto da loro. All’inizio credevo più in Vialli come allenatore che in Roberto ma mi sono ricreduto quando mi chiamò per allenarmi con lui a Firenze e capii che era cambiato. Era già un allenatore che insegnava calcio, prendeva difensori e attaccanti e spiegava i movimenti da fare. Aveva voglia di migliorare il materiale umano a disposizione. Ha preso l’Italia in un momento difficile, si pensava che i calciatori italiani non fossero più all’altezza e lui ha ridato fiducia. Aveva un progetto rischioso ma chiaro, ed è andato avanti senza ascoltare le critiche. Alla fine ha avuto ragione lui. Ha fatto un lavoro eccezionale, ha costruito un gruppo che non solo gioca bene a calcio ma che ha armonia. Questa Nazionale mi ricorda la nostra Sampdoria”.