Wimbledon: Kyrgios supera Humbert al quinto, ma gli applausi sono per entrambi-
N. Kyrgios b. [21] U. Humbert 6-4 4-6 3-6 6-1 9-7
Il ritorno di Nick Kyrgios alle competizioni dopo mesi di assenza ha rispettato sicuramente le aspettative di altissimo livello che l’australiano si porta con sé dall’inizio della sua carriera. Una vittoria non banale quella contro il talentuoso francese Ugo Humbert, anzi, Kyrgios stesso si considerava sfavorito. E non aveva torto Nick vista la grande forma sull’erba di Humbert, reduce dalla vittoria in finale ad Halle su Rublev. Un avversario che Kyrgios aveva battuto proprio agli Australian Open e che l’australiano rispetta molto per il suo gioco, già elogiato a lungo dopo la vittoria.
La partita si era aperta ieri, in una giornata funestata dalla pioggia, sotto il tetto con un Kyrgios che all’inizio mostra ancora le ruggini del periodo di inattività. L’australiano è il primo a subire il break ma neanche Humbert sembra essere partito con il piede giusto al servizio. Il francese subisce due break consecutivi e mette il set nelle mani di Kyrgios, che si fa pochi problemi a chiudere il set a suo favore. La reazione del francese arriva nel secondo set, in cui è nettamente più solido al servizio e non lascia mai la possibilità di avvicinarsi al suo avversario. Anche l’australiano non mostra mai il fianco, ma lo scudo posto dal suo servizio si scalfisce per la tensione. Al momento di servire per restare nel set Kyrgios incappa in un brutto game di battuta e deve cedere break e set al suo giovane avversario.
Con la pioggia che imperversa sopra il tetto i due si danno battaglia prima della definitiva interruzione per il coprifuoco londinese. L’andamento del terzo e del quarto set è speculare. Nel terzo il tennista francese sfrutta i sempre più frequenti momenti di down di Kyrgios, che è in una brutta fase della partita a livello tecnico, breakkando nel secondo game. Humbert non fa nemmeno un errore non forzato e dopo aver difeso perfettamente il tentativo di controbreak di Kyrgios nel quinto game si porta a casa un meritato terzo set.
Curiosamente il rendimento di Kyrgios nel quarto set sarà identico a quello di Humbert nel terzo, 8 vincenti a fronte di zero errori non forzati e un set sostanzialmente dominato con due break concessi dal francese, che sembra un po’ in riserva. Nel quinto set però il primo a soffrire è proprio Kyrgios, che deve salvare due rischiosissime palle break nel quarto game. L’australiano scampa il pericolo e sul punteggio di 3-3 suona il gong per entrambi i contendenti, con la partita che si continuerà il giorno dopo.
Al rientro in campo, senza il tetto, la partita scorre via rapida. Chi soffre di più è di nuovo Kyrgios, che deve ricorrere al suo servizio per sbrogliarsi da un pericoloso 30-30 nell’ottavo game. La chance per il tennista francese si ripresenta di nuovo sul 30 pari e sopra 6-5 sul servizio di Kyrgios. Humbert sembra riuscire anche a trovare il vincente dopo una velenosa risposta in diagonale, ma Kyrgios si produce in un punto difensivo estremamente ben giocato e scaccia via il pericolo. L’erba di Wimbledon sembra poter mietere l’ennesima vittima di questa edizione quando Kyrgios cade sul primo punto del dodicesimo game. Per fortuna l’australiano si rialza subito e non sembra aver subito gli effetti di questa bruttissima caduta.
Una volée di dritto sbagliata da Kyrgios lo porta ai vantaggi per la prima volta dopo tanto tempo, ma come successo prima il servizio gli da una discreta mano. Lo scampato pericolo dà nuova linfa all’australiano, che si porta a tre palle break sul servizio di Humbert, le prime dalla fine del quarto set. Sulle prime due è bravissimo il francese, ma sulla terza è fatale un errore di rovescio diagonale. Nel turno di battuta decisivo tornano le difficoltà per Nick, che deve salvare altre due palle break dopo un suo rovescio in rete. Kyrgios, come al solito, tira fuori il coniglio dal cilindro nel momento di difficoltà e con un lungolinea di rovescio incredibile annulla pure la seconda palla break.
Nei vantaggi la questione si fa più semplice per Nick, anche se deve chiedere gli straordinari al suo rovescio che in diagonale pizzica la riga quel tanto che basta per impedire un recupero ottimale del francese. Sul match point “basta” un servizio ben piazzato, dopo aver fintato la palla corta, per aggiudicarsi la prima partita dopo l’Australia. Al prossimo turno sfiderà un avversario sulla carta molto più semplice come Gianluca Mager, per cui ebbe parole poco gentili dopo la sua finale di Rio nel 2019. Occhio anche ad un possibile terzo turno con un altro Next Gen bravo su erba come Humbert, il canadese Felix Auger- Aliassime.