Mantova, i fondi per riqualificare la città dividono le opposizioni

MANTOVA. La variazione di bilancio da 21,5 milioni per consentire l’utilizzo dei fondi governativi con cui rimborsare la tassa rifiuti alle categorie penalizzate dal Covid e, soprattutto, per inserire i progetti da candidare al bando ministeriale per la rigenerazione urbana, divide l’opposizione in consiglio comunale. Con la maggioranza si è schierata Costani di Saf mentre Baschieri di Forza Italia e la Bertellini del gruppo misto si sono astenuti. No, invece, da parte di Lega, Fratelli d’Italia e Rossi di Mantova ideale. Dal governo sono arrivati 900mila euro per le bollette rifiuti non domestiche, argomento che approda oggi in aula, ma la discussione è stata incentrata sull’altra parte della variazione, quella relativa alle 17 opere da realizzare, tra ciclabili e sottopassi, nel caso il Comune vinca il bando, e che vanno inserite nel piano opere pubbliche. Rossi ha subito evidenziato come la maggior parte di quei lavori riguardino la zona dove si farà il parco Te: «Ciò significa che state cercando soldi per realizzarlo». E ha criticato la proposta per la futura ciclabile di via Chiassi: «È una porcata». Provenzano della lista gialla ha ribattuto che con quelle opere «si andrà a completare una zona della città e si consentirà a Te Brunetti di uscire dal suo isolamento». Costani ha sostenuto «lo sforzo» della maggioranza di «cambiare la mobilità in città», mentre Baschieri ha criticato la maggioranza per «non aver condiviso nemmeno un’opera con la minoranza» e ha chiesto che «anche se non arriveranno i soldi, la ciclabile di viale Piave e la riqualificazione del bocciodromo vengano fatti». Su questo è stato tranquillizzato dall’assessore Martinelli: «Stiamo già dando gli incarichi per le progettazioni». Il capogruppo del Pd, Campisi, ha sottolineato il «dato politico» della variazione: «Questa amministrazione non si ferma, e fa la maggioranza...» ha concluso rispondendo a Baschieri. No alla variazione anche da parte della Lega: «Non condivido la maggior parte delle 17 opere pubbliche previste» ha detto Tonelli che, invece, ha giudicato positivamente i contributi arrivati dal governo per Tari e musei.

Ok a maggioranza al piano di protezione civile, finito nel mirino del centro destra per non aver previsto il Te come zona di accoglienza delle persone in caso di calamità naturale e aver inserito la piazzola dell’elisoccorso dell’ospedale Poma quando, invece, ha sostenuto Stefano Rossi, non è abilitata al volo notturno. L’assessore Iacopo Rebecchi ha spiegato che «la zona del Te è stata esclusa su richiesta dei tecnici della Regione perché è stato verificato che quell’area è a rischio alluvione». Rossi ha proposto un emendamento, bocciato, per ribadire il non utilizzo della piattaforma di elisoccorso di notte. Parogni (lista gialla): «È anche nel piano sismico regionale». Il piano è stato approvato con 25 sì, anche quelli di de Marchi (FdI), Costani (Saf) e Bertellini (misto), e i no di Baschieri (Fi) e Rossi di Mantova ideale (astenuta la Lega).

Unanime, invece, il sì alla mozione di Baschieri e Rossi per la realizzazione di una piattaforma di e-commerce che rilanci il commercio cittadino e, in particolare, i negozi di vicinato. L’assessore Rebecchi ha risposto che il Comune vi sta lavorando da tempo con le associazioni di categoria, «cercando anche un accordo con chi fa le consegne». D’accordo, pure la Bertellini che, però, ha invitato a «non perdere la realtà vera del commercio, il contatto umano».