Società partecipate, Irisacqua e Isontina Ambiente confermano i vertici
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Riconfermato in maniera unanime Graziani alla guida per il prossimo triennio
GORIZIA Irisacqua e Isontina Ambiente proseguono nel solco della continuità con la conferma dei vertici per entrambe le società partecipate. L’una lo ha fatto dopo aver ricucito lo strappo sull’amministratore unico Gianbattista Graziani, l’altra lo ha fatto sullo sfondo del caso della discarica di Pecol dei Lupi.
A dispetto delle battaglie intestine che hanno tenuto banco negli ultimi anni, Irisacqua ha riconfermato in maniera unanime Graziani alla guida della società per il prossimo triennio. L’assemblea dei soci ha inoltre approvato - sempre all’unanimità - il bilancio 2020, chiuso con un risultato d’esercizio di 185.534 euro e un valore della produzione di 27.274.593 euro. Si tratta di un bilancio positivo nonostante la contrazione dovuta ai minori ricavi rispetto alle previsioni di budget (effetto del ricalcolo delle tariffe deliberato da Arera Mti-3 e dei maggiori costi legati al contrasto del Covid-19).
«Per me è motivo di particolare soddisfazione aver ricevuto una fiducia unanime da parte dei soci perché testimonia il buon rapporto che si è instaurato anche con chi non aveva appoggiato la mia nomina nel 2017 e con i sindaci che avevano eccepito sulle modalità con cui era stata decisa - ha commentato Graziani, ricordando la disputa intestina -. Quella contrapposizione sul metodo non ci ha impedito di instaurare un rapporto di piena e proficua collaborazione a pieno vantaggio dei cittadini e dei servizi offerti, e i nuovi patti parasociali approvati da tutti i Consigli comunali hanno superato definitivamente quelle problematiche».
Archiviate le polemiche, Graziani ora preferisce guardare avanti. «Ora ci concentriamo sulle opere», dice ricordando che per il Piano d’Ambito sono stati avviati fino ad oggi investimenti per 185 milioni di euro. Tra i principali lavori in corso ci sono l’adeguamento ed ampliamento del depuratore di Staranzano (partenza dei lavori prevista entro l’autunno), la realizzazione della dorsale fognaria da Staranzano a Gradisca (conclusione procedimenti autorizzativi entro l’autunno) e di quella da Gradisca a Gorizia (avvio dell’iter di approvazione del progetto entro l’anno). A settembre termineranno poi i lavori per la nuova rete fognaria di Savogna, mentre il particolare cantiere per la rete fognaria di Grado - che sta procedendo a intermittenza per preservare i flussi turistici - ripartirà ad ottobre per concludersi ad aprile. Proseguono, inoltre, in vari comuni gli interventi di dismissione delle tubature in cemento amianto ancora presenti nella rete idrica (iter in corso per Gorizia, Cormons, Medea, Gradisca e Farra). Infine, entro l’autunno ci sarà l’aggiudicazione della gara per lo sviluppo del sistema informatico “Industria 4.0” dell’azienda per renderla più smart.
Se il bilancio di Irisacqua ha ottenuto l’unanimità dei presenti, quello d’esercizio di Isontina Ambiente fatto altrettanto, ma l’astensione del Comune di Monfalcone è suonata come un voto contrario al consigliere regionale Pd Diego Moretti. «Per la prima volta, il bilancio ha visto un risultato negativo, dovuto all’effetto pandemico e all’introduzione del nuovo metodo tariffario da parte dell’Autorità nazionale Arera che ha rivoluzionato il modo di calcolare i costi che poi vanno in bolletta - nota l’esponente dem -. Un bilancio approvato da tutti i soci tranne Monfalcone, che non ha partecipato al voto dichiarandolo espressamente ma senza motivare la sua scelta. Un comportamento inspiegabile e irresponsabile, che gioca con il futuro della società e la serenità dei dipendenti, che solo qualche settimana fa, quando i conti correnti erano bloccati per il provvedimento del Tribunale su Pecol, invece si diceva di voler tutelare erogando loro gli stipendi. Se ci sono problemi nella Società, soprattutto in una fase delicata come quella attuale, non è certo stando alla porta o sfilandosi dalle responsabilità che si trovano le soluzioni», attacca Moretti.