Spara in aria per ottenere i soldi: condannato a 4 anni e 6 mesi
CODROIPO. Ha sparato due colpi in aria, minacciandone un terzo in direzione delle gambe del malcapitato, per farsi consegnare tutto il denaro che possedeva, circa 835 euro in contanti. Il giudice dell’udienza preliminare lo ha condannato a 4 anni e sei mesi per rapina aggravata (e a una multa di 2 mila euro) , ma secondo l’inasprimento previsto nell’ultima modifica dell’articolo 628 del codice penale ne avrebbe rischiati ben di più.
Protagonista della vicenda, approdata davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Udine Carlotta Silva è il 23enne Diego Enrico Del Negro (assistito dall’avvocato Nicoletta Menosso), assolto invece per le ipotesi di detenzione illegale della pistola e per aver portato l’arma in un luogo pubblico . L’accusa, il pm Marco Panzeri, aveva invece chiesto 6 anni e 5 mesi.
«Sono contenta per quanto riguarda la pena – spiega l’avvocato Menosso –: lo scenario prospettato, infatti, andava dai 6 ai 20 anni per la rapina aggravata, quindi una pressione punitiva pazzesca, e il gup ha fatto una scelta coraggiosa escludendo il porto in luogo pubblico e la detenzione dell’arma. Ma non sono completamente soddisfatta. Avevo chiesto la derubricazione del reato perché sono convinta non si trattò di una rapina, ma di altro reato, tenendo poi conto delle molte versioni, tutte diverse, fornite dalla vittima. Attendo di leggere le motivazioni, poi non escludo di presentare appello».
I fatti risalgono al primo aprile 2020, durante il primo lockdown dettato dall’emergenza sanitaria e volto a contrastare il diffondersi del Covid-19. Secondo l’ipotesi accusatoria Del Negro, domiciliato a Varmo e ora in carcere a Udine, avrebbe incontrato la vittima in una zona defilata del Codroipese e l’avrebbe costretta, pistola in pugno, a farsi dare tutto il denaro che possedeva.
Ricevuta la somma di 600 euro e ritenendo di poterne ottenere di più, non aveva esitato – sempre in base a quanto sostenuto dall’accusa – a sparare due colpi in aria con una Glock e a puntare la pistola sulle gambe della vittima, giusto per essere maggiormente convincente. A quel punto, il conoscente gli avrebbe consegnato altri 235 euro, arrivando così a un totale di 835 euro.
Denaro che, era emerso, sarebbe stato ricavato dalla vendita di un telefonino da parte della vittima a un altro soggetto, poi non meglio identificato. La vittima, assieme ad altri amici, si era recata a casa di Del Negro per farsi tornare la somma sottratta poco prima, trovandovi però il padre e il fratello che avevano chiamato i carabinieri.
Ma dell’intera vicenda ci sarebbero più versioni a ingarbugliare il tutto. Una di queste inerente l’acquisto di stupefacente. In aggiunta, il contestuale controllo da parte dei carabinieri a Del Negro, trovato quella stessa sera in zona stazione, a Udine, in possesso di hascisc e cocaina.