Mobilitazione per l’Agrario di San Benedetto: oggi sit-in di sindaci e genitori
Il provveditore ha annunciato di tagliare la prima classe per i pochi iscritti. Gli amministratori: «Assurdo condannare una scuola solo per regole numeriche»
SAN BENEDETTO PO. C’è grande mobilitazione intorno all’annuncio della soppressione, da parte del provveditore, della prima classe dell’Istituto professionale agrario di San Benedetto, distaccamento dello Strozzi di Palidano.
Le regole dicono che per fare una classe servono 18 studenti; le iscrizioni quest’anno sono solo 14, quindi addio prima classe. «Una decisione che condannerà la scuola ad una rapida chiusura» commentano i sindaci del territorio.
Per cercare quindi di opporsi ad una decisione meramente “matematica”, che non tiene conto del tessuto sociale, del territorio e di un’unicità, gli amministratori dei sette comuni del distretto Oltrepò, più Quistello, insieme al consigliere provinciale Francesca Zaltieri, ai genitori e agli studenti di prima e di altre classi, si sono dati appuntamento per un sit-in nel pomeriggio di giovedì 1 luglio alle 18 davanti ai cancelli dell’istituto di Villa Garibaldi. E il prossimo 7 luglio incontreranno - in call conference - il provveditore di Mantova.
«Non una lotta di campanile - spiega il sindaco di San Benedetto Roberto Lasagna - ma la volontà di difendere una scuola unica nel suo genere, che ha una vocazione particolare sul territorio, una scuola che ha dato un’opportunità a tanti ragazzi fragili, che altrimenti non avrebbero avuto. L'anno scorso è stata autorizzata con 10 alunni, poi se ne sono iscritti altri 8. Quest'anno sono in 14, e la classe non è stata confermata er la mancata copertura di 10 ore. Ma non si possono condannare le scuole solo per dei calcoli matematici».
«E ai 14 iscritti cosa risponderà il provveditore - si chiede il sindaco di Quistello Luca Malavasi - dove andranno a scuola? Questa è l’unica professionale del territorio. E poi proprio quest’anno, l’anno del Covid e l’ultimo per San Benedetto, di viabilità difficile causa ponte chiuso. Il prossimo anno, con il ponte aperto, senz’altro l’Agrario richiamerà più ragazzi anche da altre zone sopra il Po. Per non spendere 20mila euro rischiamo di perdere una risorsa importante per il territorio, che ha dato un lavoro e un futuro a ragazzi che, probabilmente, se non avessero scelto questo istituto non sarebbero più andati a scuola».
«Non c’è un’alternativa all’Agrario professionale - conclude il discorso Greta Bertolini, assessore all’istruzione di Moglia - Lo Strozzi di Palidano è un tecnico, non è la stessa cosa e non è in grado di accogliere 14 iscritti, ha due o tre posti disponibili. E poi se viene cancellata la prima, condanniamo a morte questa scuola. Sapendo che è in equilibrio precario, il prossimo anno chi si iscriverà?».