Pallamano Belluno, pareggio beffa. Ma la promozione in A Silver è più vicina
foto da Quotidiani locali
Barbara Squarcina / BELLUNO
La Pallamano Belluno sfiora l’impresa, ma si deve accontentare di un pareggio in rimonta contro la capolista Bologna, che lascia aperti tutti i giochi per andare in A Silver, anche per il pareggio del San Vito e un calendario favorevole.
I gialloblù impattano 26-26 una gara dai due volti: combattuta e condotta sempre avanti nel primo tempo (13-12), di marca rossoblù nella ripresa.
In una Spes Arena bollente e gremitissima Omar d’Ambros premia come capitano di giornata il bellunese e veterano del gruppo Alessio Francescon; in campo, i padroni di casa si schierano con Vojinovic centrale, Argentin e Ivo Katic terzini, Cimbro pivot, Marini e Tocchetto sulle ali e il gigante Manojlovic in porta.
Pronti via e si vede subito la fisicità e velocità degli avversari, che contrastano e ripartono in velocità. L’inizio è a tinte bolognesi. ma l’ 1-3 iniziale non scoraggia i bellunesi che, pian piano, prendono le misure agli emiliani e con Cimbro pareggiano, 3-3.
Nei primi 10’ il Belluno va per due volte in inferiorità numerica ma difendono superbamente. Basti pensare che il Bologna riesce a siglare la prima rete in superiorità dopo dieci minuti di cui quasi la metà passati con un uomo in più, 7-6.
D’Ambros comincia a ruotare qualche uomo, inserendo Anton Katic sul cambio di difesa e cambiando spesso le ali con Bogo e Pivetta che subentrano a Tocchetto e Marini. Sono i fratelli Katic ad accelerare a fine primo tempo, assieme al solito Argentin a tutto campo. È Ivo Katic a sfruttare due ripartenze veloci (13-11). Nel finale di frazione comincia a mettersi in evidenza il portiere ospite, un Manojlovic in formato super, sia in fase di posizionamento che di respinta.
La ripresa riparte con un Bologna che comincia a difendere forte, specialmente su Vojnovic. Segno di una squadra, quella emiliana, che comincia a prendere l’inerzia del gioco, facendo girare palla e non lasciando spazio ai tiri gialloblù. È così che si materializza il + 4 ospite.
D’Ambros cambia Manojlovic con Rossa, ma i bolognesi accelerano, nonostante un cartellino rosso sventolato davanti al capitano degli ospiti Pagano. Il Belluno, in superiorità, non riesce ad affondare e subisce prima in contropiede e poi con un Kempa spettacolare il 18-22 avversario.
È una rete che avrebbe messo ko chiunque, ma non un Belluno che invece tira fuori una forza insperata. Con Argentin pivot e Anton Katic terzino i gialloblù prima pareggiano (24-24) poi con un tiro rabbioso di Voijnovic e Pivetta si portano avanti, 26-24. Poi succede di tutto. A venti secondi dalla fine - meno di un possesso - sul 26-25 Argentin ha la palla per chiudere il match ma il suo tiro a botta sicura colpisce in volto il portiere avversario. Secondo il regolamento sono due minuti di penalità: per il terzino trevigiano si trattava del terzo fallo e quindi espulsione.
Negli ultimi 13 secondi i bolognesi riescono a trovare la rete di un pareggio che non compromette la qualificazione, ma sa di beffa per una gara che poteva finire diversamente.
Gli altri risultati. San Vito Marano - Mascalucia 26-26; Monteprandone - Prato 33-30. Classifica. Bologna 12; Belluno e San Vito 11; Mascalucia 6; Monteprandone 5; Prato 3.
BELLUNO – BOLOGNA UNITED 26-26
PALLAMANO BELLUNO Francescon (K), Cimbro 1, Manojlovic, Rossa, A. Katic 2, Tocchetto, Marini, Pivetta 2, I. Katic 10, Argentin 5, Voijnovic 6, Bogo, Azzalini ne, Lotto ne, Di Zepp ne, Piccin ne. Allenatore: D’Ambros.
BOLOGNA UNITED Pagano (K) 5, Sidibe 1, Drudi 7, Gorchs, Barbieri2, Ben Hadj Ali 1, Badiali Diaz, Cavalera 2, Ragazzoni S. 1, Ragazzoni R., Vita Finzi, Segapeli 4, Rossi 3, Ciacco, Norfo, Dall’Olio, Malagola, Di Matteo, Castro. Allenatore: Di Matteo.
Arbitri: Gianna Stella Merisi e Andrea Pepe.
Note. Primo tempo 13-12. Secondo tempo: 13-14.