Il Comune distribuisce i premi di risultato: tutte donne le dirigenti con i compensi top
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I vertici tecnici dell’amministrazione si spartiscono 175mila euro. Valutazioni personali con voti al massimo per tutti
PISTOIA. Sono in tredici a dividersi complessivamente 175mila euro di premi di risultato. Ed ancora una volta la classifica dei dirigenti di Palazzo di Giano ha un vertice tutto al femminile.
È stato pubblicato nei giorni scorsi l’atto con cui l’amministrazione comunale ha distribuito quella parte dello stipendio dei dirigenti che, come vuole il contratto nazionale di categoria, viene assegnato in base ai risultati conseguiti durante l’anno di riferimento, in questo caso il 2020. Per questo si parla, più correttamente, non di premi ma di «retribuzione di risultato».
La procedura con cui si decide quanto dare a ciascuno è abbastanza complicata e prevede sia una valutazione dei risultati conseguiti dal Comune alla fine dell’anno, rispetto agli obiettivi stabiliti all’inizio (la cosiddetta “performance organizzativa”), sia un giudizio sull’operato dei singoli dirigenti. Di questi ultimi si considera sia il grado di raggiungimento degli obiettivi, sia la complessità dei singoli apparati che avevano da gestire, sia eventuali incarichi aggiuntivi che possono aver ricoperto durante l’anno.
Molti dei giudizi spettano al cosiddetto “Nucleo di valutazione”, un terzetto di tecnici esterni all’amministrazione, il cui compito è fare le pulci al lavoro complessivo di Palazzo di Giano e a quello dei singoli dirigenti. I dettagli delle valutazioni non vengono resi pubblici interamente, ma dai documenti pubblicati emergono due punti. Il primo: nel 2020, secondo il Nucleo di valutazione, gli obiettivi sono stati raggiunti non al 100 per cento ma solo al 90,9 (per cui anche il fondo relativo risulta ridotto in modo equivalente). Il secondo: i singoli dirigenti, invece, hanno fatto tutti centro, ottenendo al 100 per cento i propri obiettivi.
Risultato? Come già lo scorso anno, la dirigente con il risultato più ricco è la vicesegretaria generale Daria Vitale, che è anche responsabile dei servizi entrate e demografici: per lei una retribuzione di risultato lorda di 19.554 euro, che comprende anche i 3.500 euro ottenuti per il suo ruolo di vicesegretaria. Seconda, Francesca De Santis, responsabile del servizio educazione e istruzione, che somma al risultato personale i 1.500 euro per il periodo in cui si è occupata anche di sviluppo economico, per un totale di 17.487 euro. Sul terzo gradino la dirigente dei servizi personale e sociale Chiara Pierotti (16.420 euro). Seguono altri quattro dirigenti con retribuzioni identiche (15.987 euro), frutto delle valutazioni tutte positive al cento per cento rilasciate dal Nucleo di valutazione.
Ci sono in realtà (vedi tabella) diversi dirigenti che si sono visti attribuire somme molto diverse tra loro, ma questo dipende non da valutazioni particolari (che, lo ripetiamo, non ci sono state: tutti bravi al 100 per cento), ma da periodi di servizio diversi e, a volte, molto brevi. Il record, in questo caso, è di Fabio Caggiula, responsabile del servizio ambi ente solo dal primo ottobre, che quindi si è visto riconoscere la cifra più bassa di tutte: 3.996 euro.
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