Muore a 21 anni nello schianto in auto. La disperazione del fidanzato: «Fatemela vedere»
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La vittima lavorava come barista, l’incidente sulla Volterrana: la dinamica secondo le prime ricostruzioni. Il padre: stava andando a dormire da un'amica
CAPANNOLI. Cosa abbia causato la perdita di controllo dell’auto lo sa solo lei. L’unica che non può più parlare.
L’unica cosa certa è l’esito di quella sbandata: la macchina che si pianta contro l’ingresso di uno studio legale. E nell’impatto chi era alla guida della Toyota Aygo muore quasi sul colpo.
LA VITTIMA
Si chiamava Beatrice Tani, 21 anni compiuti da poco, di Casciana Alta, barista alla “Rosa dei venti” all’interno del distributore Total Erg di Ponsacco. Una vita spezzata sabato sera poco prima delle undici.
Quando i soccorritori sono arrivati dopo le telefonate dei residenti richiamati dal botto, il personale della Misericordia di Peccioli ha trovato la 21enne incosciente. Esanime al volante dell’utilitaria, Tani è stata rianimata per alcuni minuti nella speranza di un miracolo che non si è avverato.
LA DINAMICA
Chi era sulla Volterrana, all’altezza della pasticceria Dolcemania e di altre attività commerciali, ha visto l’auto passare in direzione Ponsacco si è accorto che all’improvviso la vettura è uscita dalla sua carreggiata per spostarsi, senza un motivo apparente, sulla corsia opposta. In una sequenza fuori controllo la Aygo ha steso un palo della segnaletica verticale e poi è andata contro l’ingresso di uno studio professionale. La forza d’urto della macchina ha scardinato l’entrata dell’ufficio buttando giù una parte anche di mattoni sul montante dell’ingresso.
La parte anteriore della Toyota si è accartocciata come una pallina di carta. Tani, rimasta al suo posto di guida, nello schianto ha subìto una serie di lesioni interne che di lì a qualche minuto l’hanno condannata.
LE INDAGINI
Cosa abbia provocato l’improvviso salto di corsia della Aygo è un elemento su cui stanno facendo accertamenti i carabinieri del radiomobile della Compagnia di Pontedera. L’ipotesi di un animale che ha attraversato la strada viene presa in considerazione così come la valutazione della velocità è un altro spunto per ricostruire le cause di un incidente in cui non ci sono al momento da ricercare responsabilità penali.
«LA VOGLIO VEDERE»
Beatrice, secondo il racconto del padre (articolo a lato, ndr) stava andando a casa di un’amica quando è finita contro il muro. Il fidanzato si è precipitato in via Volterrana. Disperato e in lacrime è stato trattenuto per impedirgli di avvicinarsi all’auto con il corpo della compagna. «Fatemele vedere, voglio vedere Beatrice» ha urlato con la morte nel cuore. E quella del suo amore a pochi metri.
Parla il padre di Beatrice Tani: «Non sappiamo cosa ha provocato la perdita di controllo della Aygo»
«Non sappiamo cosa sia successo davvero. Di sicuro ha perso il controllo dell’auto».
Gino Tani è il papà di Beatrice. Sposato e padre di un altro figlio, Federico, l’uomo vive con la famiglia in località Croce a Casciana Alta. Una famiglia travolta da una tragedia destinata a segnare per sempre l’esistenza di chi potrà solo coltivare il ricordo della 21enne scomparsa in modo violento in una sera di febbraio a un’età in cui ci si affaccia alla vita.
«Non sappiamo ancora quando potremo organizzare il funerale, dobbiamo aspettare la decisione della magistratura» aggiunge il genitore raggiunto insieme alla moglie Simonetta da una moltitudine di solidarietà e condoglianze. Non solo gli amici di Beatrice, anche i conoscenti dei coniugi Tani da sabato sera, quando la notizia ha iniziato a circolare con un passaparola dolente e sgomento, si sono stretti intorno alla famiglia. «Mia figlia stava andando a dormire da una sua amica, succedeva spesso» spiega Gino Tani nel ricordo degli ultimi attimi di vita della figlia.
In via Volterrana si è precipitato anche lui pochi minuti dopo lo schianto mortale.
Uno strazio indicibile impossibile da lenire. Ora è il tempo del silenzio e delle domande che non possono avere risposta.
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