«Non ti mancherei?», bufera al liceo di Viareggio per il murales contro l’aborto
VIAREGGIO. Per anni - l’opera è del 2004 come si legge nella firma in basso - è passato inosservato, sistemato com’è in un’ala poco frequentata della scuola. Poi nei giorni scorsi ecco che una studentessa nota quel murales che ha tutte le caratteristiche di un manifesto contro l’aborto: uno sfondo blu che ricorda il mare o la palcenta, in mezzo al quale si vede un feto seduto con le mani conserte, come se stesse pregando qualcuno (la mamma?) e il cordone ombelicale in mano. Sopra il disegno, a lettere cubitali, la scritta in inglese: «Wouldn’t you miss me?». Che tradotto significa: «Non ti mancherei?».
La polemica
Comincia da qui la polemica all’interno del liceo scientifico "Barsanti e Matteucci" di Viareggio. A rendere noto quel murales dal significato non in linea con le leggi dello Stato, visto che abortire è consentito, sono stati i Giovani Comunisti/e della Versilia che lo hanno reso pubblico attraverso la loro pagina facebook. «Quest’oggi - scrivono - grazie alle segnalazioni di studenti e studentesse presso la nostra organizzazione, abbiamo appreso di un fatto a dir poco sconcertante: la presenza di un murales con chiaro messaggio antiabortista all’interno del liceo scientifico "Barsanti e Matteucci". Non siamo certi dei motivi e degli episodi che hanno portato alla creazione di una tale opera. In calce vi è riportato l’anno 2004, il quale potrebbe riferirsi, per quanto siamo riusciti a scoprire, sia al periodo accademico di realizzazione, che al genetliaco della classe 3B, che avrebbe realizzato l’opera. Sappiamo solo che le studentesse e gli studenti si sono più volte risentiti, senza mai ottenere risposte soddisfacenti o concrete. In tempi come questi, in cui il diritto all’aborto non sembra più dovuto e irrinunciabile, crediamo che il murales sia un affronto a tutto il mondo femminile che continua a lottare per il raggiungimento di un obiettivo fondamentale: poter decidere finalmente sul proprio corpo, senza limiti imposti da una vetusta e bigotta morale. La Corte Suprema ha da pochi giorni avviato i passaggi che decreteranno la fine del diritto all’aborto negli Usa». E aggiungano tornando alla situazione del nostro Paese: «Per tornare ad esempi più vicini a noi, si può dire che il 60% dei medici dell’Asl Toscana Nord-Ovest sono dichiaratamente antiabortisti».
Il messaggio
Alessio Vitali è uno dei giovani comunisti ne ha parlato della questione anche con i rappresentanti d’istituto. «I rappresentanti hanno incontrato i vertici della scuola ieri mattina - dice - per capire cosa succederà del murales, che a quanto pare dovrebbe essere rimosso. Da quanto abbiamo appreso sembra che sia stato realizzato in seguito ad un progetto di allora e fino a oggi è rimasto lì e solo grazie alla studentessa che è una nostra "compagna" si è potuto venire a conoscenza della sua esistenza, senza che nessuno fino ad oggi abbia preso in considerazione il fatto di rimuoverlo. Ovviamente noi non siamo d’accordo che per tutto questo tempo sia rimasto lì, né il motivo per il quale sia stato realizzato».
A far scoppiare la polemica la presenza di un messaggio simile in una scuola pubblica, frequentata da studenti e studentesse che dal murales potrebbero essere influenzati. Adesso c’è da attendere cosa accadrà realmente anche se sono già arrivate dalla scuola le conferme che l’opera sarà rimossa.
«Vedremo se saranno solo promesse, come capita in certe occasioni - aggiunge Vitali - oppure se questo avverrà davvero. A noi ci è sembrato giusto portare a conoscenza dell’esistenza di questo murales e soprattutto del suo contenuto, perché all’interno di una scuola pubblica è sembrato decisamente fuori luogo. Se poi si trova in una parte poco frequentata dagli alunni, poco importa, resta il fatto che si trova all’interno di una scuola come il liceo scientifico "Barsanti e Matteucci" frequentato da tanti studenti, diversi dei quali sono rimasti sorpresi, come del resto noi, quando ne abbiamo scoperto l’esistenza».
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