LUCCA. La gang del rame raddoppia. Non paga dal furto sacrilego compiuto nella notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana la banda torna in azione approfittando dell’oscurità tra lunedì e martedì sempre all’interno dello stesso cimitero: San Lorenzo a Vaccoli. Approfittando dell’assenza di misure di controllo attive (custode) o passive (telecamere e sistemi d’allarme) i malviventi profanano 21 lapidi (cinque giorni fa erano state 19) facendo razzia di arredi sacri rigorosamente in rame o in bronzo: portavasi, lumini votivi, croci, incisioni e statue o busti raffiguranti angeli oppure madonne. Materiale facilmente ricettabile e molto redditizio visto che il costo del rame si aggira su un euro al chilo.
L’allarme Stavolta a lanciare l’allarme ieri mattina poco dopo le 8,30 è stata una donna del paese incaricata da alcuni fedeli di pulire le tombe dei cari estinti ogni due-tre giorni. É entrata dal cancello principale del camposanto in prossimità di una fila di cipressi, praticamente incustodito e quasi sempre lasciato aperto, ed è rimasta di sale nel vedere lo scempio compiuto nella notte. In pratiche la prima fila di sepolture sistemate sulla parte sinistra del piano superiore d’accesso al luogo sacro era stata saccheggiata dalla gang. I malfattori, usando un seghetto metallico o una tronchese, hanno tagliato le viti che fissano alla lapide i portavasi in rame o bronzo. Si sono impossessati di quelli in oro rosso gettando a terra gli altri composti da materiali meno nobili e logicamente i fiori che ornavano le strutture marmoree. Poi hanno completato l’opera impossessandosi anche di tre statue moderne con i volti della Madonna o di angeli di 60-70 centimetri in rame o bronzo appoggiate sui loculi.
Auto sospetta I ladri hanno operato in una parte di cimitero situata verso il colombario che guarda verso Pisa e che non è molto visibile dalla strada che conduce in via Vecchia per Santa Maria del Giudice. Tra l’altro in questi giorni al cimitero c’è una ditta incaricata dal comune di eliminare antichi loculi ultracentenari per far spazio a nuove inumazioni. Ma nessuno degli operai ha visto movimenti sospetti. In paese i fedeli sono allarmati e arrabbiati. Chiedono maggiori controlli e hanno presentato una nuova denuncia ai carabinieri di San Lorenzo a Vaccoli. Un’abitante della zona ricorda che, in occasione del furto sacrilego di cinque fa, transitando vicino al cimitero alle 5,50 del mattino si è accorta di un’Alfa parcheggiata sul piazzale dove Sistema Ambiente ogni mattina raccoglie e compatta i rifiuti. Ma a quella macchina non ha dato peso. l
