Mattia ha ripreso a camminare: ora il suo sogno è diventare medico
Grosseto, il 19enne sta per iniziare la riabilitazione dopo il terribile incidente
GROSSETO. «È brutto esultare di un dolore, ma se senti dolore vuol dire che funziona tutto», tira un sospiro di sollievo il cantautore grossetano Daniele Sarno mentre il figlio, ancora ricoverato alle Scotte di Siena, mostra potenti segnali di ripresa.
Mattia Sarno, 19 anni, ce l’ha fatta: sta superando in modo stupefacente le conseguenze del grave incidente successo sulla Castiglionese la notte tra l’11 e il 12 giugno, quando l’auto su cui viaggiava con 3 amici si è scontrata con un suv. All’inizio si è temuto il peggio, ma l’evoluzione è andata miracolosamente bene e adesso – dice il babbo – Mattia sta bene, tant’è che ieri (domenica, ndr) camminava per le corsie, e oggi idem. Anzi è pure annoiato e arrabbiato perché mercoledì (domani, ndr) lo trasferiscono a Firenze al Don Gnocchi per la riabilitazione del viso, ma abbiamo scongiurato l’operazione. Il cortisone ha smosso il nervo, ieri sera gli faceva male l’occhio... È brutto esultare di un dolore, ma se senti dolore vuol dire che funziona tutto. Si spera in una settimana/dieci giorni di riacquistare la mobilità della parte bloccata, ma fosse un mese sarebbe lo stesso», dice Sarno. In queste ore è stato sventato un intervento chirurgico.
«Pareva che Mattia dovesse essere operato alla testa per la paralisi del settimo nervo facciale, ma per fortuna l’intervento non è necessario. Manderanno mio figlio a Firenze in un centro specializzato post trauma». Spostamento che dovrebbe avvenire tra oggi e domani. Ieri mattina il 19enne è stato visitato dall’otorino e ha fatto altri accertamenti; tutto insomma procede per il verso giusto.
Più complessa pare la situazione dell’amico Damiano Rosichini, che quella notte viaggiava con Sarno e altri due amici nella stessa Hyundai: è ancora in rianimazione e sedato. Per lui la degenza si sta rivelando più lunga e complessa ma «crediamo tutti – spiega Daniele Sarno – che stia solo recuperando le forze». Mattia stesso ne è sicuro: dice che il suo amico si sta riprendendo piano piano. «Tra un po’ si sveglia, non vi preoccupate, è forte: vedrete che si sta solo riposando, poi si riprende», ha detto al babbo.
Intanto, in questi giorni Antonio Pianese e Giovanni Perrella (gli altri due amici della Hyundai) hanno sostenuto l’esame di maturità. Il primo con la stampella, il secondo in sedia a rotelle dopo aver subito un intervento chirurgico.
Anche su questo fronte (la scuola) Mattia “scalpita”: «è qua in ospedale alle Scotte che passeggia per il reparto – dice il babbo – e ha una voglia matta di fare l’esame di maturità anche lui, come gli altri due compagni: si spera che possa farlo in una sessione speciale che potrebbe cadere a luglio, in modo che possa poi dare l’esame di ammissione alla facoltà di Medicina a settembre. Tutti e quattro questi ragazzi – dice Daniele – prima dell’incidente stavano non solo studiando per la maturità al Chelli, ma anche per entrare a Medicina. Sono un gruppo affiatato, come fratelli. E tutti e quattro sognano di diventare medici». © RIPRODUZIONE RISERVATA