Sarzana, in casa di Bedini i documenti di una delle due vittime: tutti gli indizi contro di lui
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Nell'abitazione ritrovati gli effetti personali della vittima: la posizione del sospettato si fa sempre più netta. Attesa per l'esito delle analisi sulle tracce di sangue trovate nella sua auto, il padre aveva denunciato il furto di una pistola a poche ore dal primo delitto
Nella casa di Daniele Bedini, a Carrara, sono stati ritrovati i documenti di Camilla Bertolotti, la trans di 43 anni uccisa e poi gettata tra i rovi in località “Due laghi”, insieme ad alcuni effetti personali della vittima. Lo confermano fonti inquirenti e lo conferma l'avvocato di Bedini, Rinaldo Reboa.
Intanto per un vizio procedurale, legato agli orari del fermo, il gip del tribunale della Spezia non ha convalidato l'arresto di Daniele Bedini, accusato degli omicidi di una prostituta e di una trans a Marinella di Sarzana. Ma Bedini resta in carcere per i gravi indizi di colpevolezza che stanno emergendo a suo carico. Bedini sarebbe comunque rimasto in carcere a causa della condanna passata in giudicato per una rapina compiuta nel 2019 e per il cui mancato arresto che doveva essere eseguito nei mesi scorsi sono in corso accertamenti degli ispettori ministeriali, dopo che l'atto gli è stato notificato quando era già stato arrestato.
Il presunto omicida di Nevila Pjetri, prostituta di origine albanese, e di Camilla Bertolotti rimane dunque detenuto nel carcere di Villa Andreino, alla Spezia, dove ieri pomeriggio si è svolto l'interrogatorio di garanzia. Il giovane non ha risposto alle domande. Bedini è accusato di aver freddato nella notte tra sabato e domenica scorsi Nevila, 35 anni, e la notte dopo Camilla, entrambi con la stessa modalità: colpi di pistola alla testa.
Gli omicidi sono avvenuti in una zona tra la Liguria e la Toscana, nel comune di Sarzana, a Marinella. Le indagini, condotte dai carabinieri della Spezia, proseguono spedite in attesa del riscontro del sopralluogo del Ris di Parma avvenuto nella giornata di ieri e che ha individuato tracce di sangue sul veicolo di Bedini.
Intanto emerge anche che all'arrivo dei carabinieri nella sua abitazione il giorno dell'arresto avrebbe tentato la fuga, saltando in strada da un terrazzo. È stato poi bloccato da due militari. L'arma del delitto, una pistola di piccolo calibro, non è ancora stata trovata. Il padre di Bedini aveva denunciato la scomparsa dell'arma, prelevata da una cassaforte che starebbe stata smurata: l'uomo si è accorto del furto lo scorso sabato sera. Poche ore dopo c'è stato il primo delitto, quello di Nevila Pjetri, uccisa con un'arma di piccolo calibro proprio come quella sparita dalla cassaforte.